giovedì 21 novembre 2013
Carissimo albert59, non è assolutamente un “disturbo”
ripetere il “concetto”: se tu oggi vai in Svizzera e opti per inserire 100 euro
su quell’investimento a rischio zero a 5 anni, sia tu sia loro sapete che la
tua “disponibilità” in quell’investimento crescerà costantemente dai 100 euro
di oggi ai 115 della scadenza del 2019.
A quel punto tu puoi proporre alla banca di conteggiare quei
115 euro del 2019 come una sorta di “garanzia” per aprire ADESSO un nuovo conto
corrente indipendente, tramite il quale investire su Wall Street.
Se a quel punto chiedi che in questo nuovo conto corrente
vengano inseriti 500 euro, la banca “è molto magnanima” e te li mette subito,
con però l’ovvia clausola che tu da qui al 2019 non arrivi mai a perdere su
Wall Street più dei 115 euro che hai/avrai dall’altra parte in “garanzia”.
In altre parole, tu inizi ad operare SUBITO su wall street
con 500 euro, e fai tutto quello che ti pare finchè la tua “incuria” non ti
porta ad arrivare a perderne in borsa 115, ossia la tua “garanzia esterna”, e
in quell’esatto istante la banca ti chiude automaticamente il nuovo conto, e
nel 2019 si rivale su di te togliendoti i 115 euro finali dell’investimento “di
garanzia”.
Ecco perché la banca è così “magnanima”: istante per istante
non rischia mai nulla, perché quando tu accumuli una perdita in borsa pari alla
tua “garanzia dall’altra parte”, lei ti chiude tutto subito.
Aritmeticamente parlando, arrivare ad accumulare perdite di
115 euro su 500 che complessivamente ne stai investendo, calcolatrice alla mano
significa arrivare a perdere il 23% del tuo capitale complessivo, situazione
molto improbabile se stai lavorando oculatamente su Wall Street.
Per capirci ancora di più, se, a parità degli stessi 100
euro di garanzia “che diverranno sicuramente 115 nel 2019”, tu chiedi alla banca
di metterne non 500 bensì 2.000 nel nuovo conto corrente, per gli svizzeri non
esistono problemi, perché cambiano solo i “numeri” nella clausola di chiusura
del tuo nuovo conto corrente: se nel primo esempio “ti chiudevano tutto” quando
tu arrivavi ad accumulare perdite del 23% (ossia 115 euro su 500), in questo
secondo esempio “ti chiudono tutto” quando arrivi ad accumulare perdite di 115
euro su 2.000, ossia, calcolatrice alla mano, quando le tue operazioni su wall
street arrivano ad accumulare perdite del 5,75%
Chi possiede già un minimo di esperienza in trading, vede
facilmente in tutto questo il ben noto meccanismo dello “stop-loss”, ossia una
clausola che “chiude automaticamente tutto” quando superi una determinata
perdita percentuale.
Si noti che il sistema operativo della banca calcola
microsecondo per microsecondo il “valore di mercato” del tuo portafoglio
complessivo, basandosi ovviamente sulle quotazioni istantanee su wall street dei
tuoi singoli titoli azionari, quindi il tuo “sforamento” può essere anche solo
“questione di un attimo”, che il sistema procede ugualmente alla “chiusura di
tutto”.
A meno che tu non possieda un accordo con la tua banca, che
ti permetta(/obblighi) di “aggiungere liquidità esterna” alle tue garanzie
iniziali.
In altre parole, se nell’esempio sopra, la tua incuria su
wall street ti fa davvero arrivare ad accumulare perdite per 115 euro sui 500
investiti (ossia a superare lo stop-loss percentuale del -23%), ma tu hai
concordato con la banca che, in tal caso, arriverai a “coprire l’ammanco” con
capitali freschi, lo stop-loss non sarà più “automatico”, bensì si trasformerà
in un semplice “campanello” per un allarme che potrebbe anche rientrare subito (hai
superato il -23% ma solo per un istante, poi subito dopo il mercato ti ha
salvato).
Se invece il mercato continua ad andare nella direzione
opposta, tu dovrai integrare con capitali freschi la tua “garanzia”, magari
anche a più riprese.
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