domenica 6 maggio 2012

Per Thomas di Trieste: riprendendo la tua stessa analogia, potrei dire che Mario Monti non ha rovinato l’economia italiana puntando sessanta milioni di fucili su ciascuna italica tempia, semplicemente ha imposto ai propri media di anestetizzare sessanta milioni di cervelli italiani con la frottola della “spaventosa crisi globale”, mentre molti suoi amici della stessa lobby facevano lo stesso in molti altri paesi in giro per il mondo.

Negli ultimi quarant’anni abbiamo visto i parametri economici mondiali, italiani compresi, sulle montagne russe con “picchi negativi” cento volte peggiori di quelli attuali, ma, guarda caso, siamo intervenuti solo quelle pochissime volte “che potevano “mangiarci sopra quelli della lobby planetaria banche-pharma-petrolio”.

E infatti ora stanno salvando le banche in regime di prezzi di carburanti alle stelle (nonostante gli arabi venderebbero alla metà) promettendo una “rinascita” basata sul….. welfare…..

Per fortuna nel frattempo salviamo a suon di miliardi di dollari il pianeta dal riscaldamento globale in questo che è il periodo più freddo degli ultimi 18.000 anni “post-ere glaciali”…………………..

Questo in risposta al tuo “scenario mondiale”.


“Stringendo lo zoom” sull’Italia, purtroppo i nostri imprenditori sono solo di due tipi, riprendendo la descrizioni di quel giorno, o sono “nati con la camicia”, o sono “somaro lombardo”.

Ossia, o non hanno mai avuto bisogno di nulla perché hanno sempre avuto gli “agganci” giusti, oppure non si sono mai accorti di “avere bisogno di qualcosa” perché, nel tipico “stile bergamasco”, andavano avanti come dei muli a testa bassa incuranti di tutto ciò che li circondava.

Sono due atteggiamenti “vincenti” fino a quando “tutto va bene”, ma ti lasciano entrambi rapidamente in mutande quando le condizioni intorno a te diventano rapidamente, altamente negative.

E così ti trovi con il geniale (nel suo settore), grande imprenditore che per trent’anni ingrandisce a dismisura il suo impero con centinaia di dipendenti, per poi vederlo crollare in trenta giorni per una “cartella (forse anche pazza)” che ti costringe alla bancarotta anche se sei creditore di decine di milioni di euro nei confronti dello stesso soggetto che ti sta “strangolando per legge”…….

Se poi ti spari, pietà umana sempre e comunque….. però….. però dov’eri con la testa quando la ruota girava dalla parte giusta?

Davvero non hai avuto nemmeno un minuto per pensare che vivi in un paese dove milioni di falliti trombati dalla vita, dalla storia e dal popolo sovrano, campano solo per vederti arrivare sul fondo dove sono da sempre loro?


Stringiamo ancora di più lo zoom: i personaggi di cui parli hanno avuto per lungo tempo la ruota “che girava dalla parte giusta” perché ad altri in quei momenti conveniva dar loro una mano.

Quelli erano i momenti giusti per crearsi una “assicurazione per la salute futura” che li rendesse indipendenti ed inattaccabili da possibili eventi negativi.

Proprio in quei giorni, invece, tali personaggi sono entrati direttamente o indirettamente nella rete delle “banche e dintorni”, pensando di “contare qualcosa” nei “palazzi giusti”, e che questo avrebbe garantito loro vita lunga e prosperosa….

E invece si sono solo lasciati “vincolare” da gente molto più furba di loro, che ora li “controlla” e presenta indirettamente il conto.

E ora cosa si può fare?

Non ne ho la più pallida idea, le condizioni sono totalmente cambiate, due o tre anni fa i “vincoli” erano decisamente più flebili, si sarebbe potuto creare un “contrappeso” totalmente al di fuori del loro controllo e di quello dei loro compari, e probabilmente ci si sarebbero garantiti maggiori margini di libertà di movimento per il futuro.

Se la sono cercata, se la sono trovata……