Riprendiamo, su richiesta, anche il “concetto del magnate
del petrolio russo”, ossia (e meglio) la “storia dei bilanci tossici”.
Se io domani decido di “far comparire” un milione di dollari
in un mio bilancio di fine anno da redigere al prossimo 31.12.2013, posso
“longare” oggi, 24 novembre, 1000 pezzi GOOG, che in questi giorni vale sempre
più o meno 1.000 dollari, ed ecco costruito il milione da qui a fine anno.
Ma oggi posso anche acquistare, al posto dei titoli “reali”.
un titolo tossico con leva 20 sul titolo Google, quindi impiegare solo il 5%
del mio capitale “per creare il milione da qui a fine anno”, e portarmi alle
Cayman il restante 95%, ovviamente “in nero” (tanto non sono quello che non
perde mai le elezioni, quindi non ho nulla da temere).
Se avessi utilizzato solo titoli “reali”, al 31.12.2013 mi
sarebbero potute accadere 3 cose: primo, Google vale ancora 1000 dollari,
quindi i miei mille pezzi in portafoglio valgono esattamente quanto oggi, 24
novembre, ossia una operazione senza infamia e senza lode, nel senso che non ho
creato gains in grado magari di “pareggiare” altre operazioni nel frattempo
“andate peggio” all’interno del mio bilancio complessivo, ma non ho nemmeno
creato “perdite” bisognose di essere in seguito “pareggiate” da altri.
Negli altri due casi, guadagni o perdite “percettibili” realizzate
da oggi al 31.12.2013 sono “secche”, ossia “non moltiplicate dalla leva 20”:
considerando che nessuno prevede per il titolo GOOG crolli o rimbalzi
“galattici” nel breve, non dovrebbero essere un +5% o un -5% a cambiare la vita
del mio bilancio complessivo di fine anno (soprattutto se ho fatto un minimo di
diversificazione).
Se invece ho fatto il furbo, e mi sono messo in portafoglio
un tossico con leva 20 (due minuti prima dell’aereo per le Cayman), possono
accadere mille cose, la maggior parte delle quali abbastanza “brutte”: ad
esempio, se il mio “tossico leva 20”
fosse un non raro “simil-opzione” che “scommette” che alla chiusura di wall
street del 31.12.2013 Google “sarà sopra 1000$”, se a quella chiusura il titolo
sarà a 1000,01 il mio bilancio avrà guadagnato 20 caramelle alla menta anziché
una, ma se GOOG con un ultimo saltino in chiusura di seduta sarà
impercettibilmente sceso da 1000,01
a 999,99 dollari, il mio bilancio avrà perso istantaneamente
un milione tondo tondo (poiché un contratto simil-opzione prevede che, in caso
di perdita anche millimetrica della “scommessa”, tutto venga istantaneamente a
scadenza incassato dalla banca).
In realtà il mio bilancio a fine anno, in tal caso, perderà solo
quel 5% della “scommessa simil-opzione” che io effettuo oggi, il restante 95%
l’ha già perso oggi, 24 novembre, verso le Cayman….. dove i correntisti della
MontePaschi pare non siano proprio tantissimi…………………….. quindi cosa ci va a
fare quel 95% al sole dei Caraibi al posto mio?............
E’ vero, il caso “simil-opzione”, dove, se perdi anche solo
di un millimetro la tua “scommessa”, perdi tutto istantaneamente, è un caso
estremo e, per fortuna di tutti, “di minoranza”, ma quando utilizzi leve
elevate puoi ottenere facilmente il medesimo, terribile risultato finale: ad
esempio, ci sono in molti bilanci contratti tossici con leva 1:20 che “si
azzerano” istantaneamente al raggiungimento di uno “stop-loss” prefissato.
Esempio stiracchiato, solo per capirci: se io oggi, con GOOG
a 1000$, decido di “longarla” con un tossico a leva 20, nel momento in cui GOOG
dovesse “passare per quota 950$”, ossia anche solo per un nanosecondo di borsa perdere
il 5% rispetto ad oggi (può accadere domani o tra 7 anni), con leva 1:20 la
perdita diventa automaticamente del 5x20=100% e il mio contratto può estinguersi
istantaneamente, con perdita totale del mio capitale….. e magari 5 minuti dopo
GOOG “rimbalza” e arriva a guadagnare il 14%......................
Anzi, malelingue disinformate vedono proprio nell’esistenza
di questi “tossici a soglia” l’unica ragione di esistere di alcune “schizzate”
(in alto e/o in basso) di molti titoli, che senza alcuna “notizia” di alcun
genere, solo a causa di “rumors” usciti ad arte, fanno le capriole in borsa,
per poi “recuperarle” quasi subito……… e magari le fanno proprio in prossimità
di scadenze particolari….. brutte robe le sfortunate coincidenze……
Ora, se tu fai di nome Alice e vivi in un paese dove i
coniglietti parlano, stiamo parlando di nulla, sono sempre e solo coincidenze
di mercato sfortunate.
Se invece vivi in un mondo in cui vedi che fai prima a
prendere le pagine gialle e spuntare chi non ha trombato con Belen e Ruby
piuttosto che redigere un elenco di chi l’ha fatto, ma poi vedi inquisito e
condannato solo ed esclusivamente uno dei pochi che ha risposto d’istinto “Sì…..
Magari…………….”, allora potrebbe venirti in mente che sia possibile sfruttare a
tuo favore quelle stesse “regole dell’ingessamento” che l’UE ha decretato
essere quelle “del buon investimento” (che, effettivamente, non ha mica scritto
“buon” per chi……………..).
Un “investimento autorizzato UE” è una “cosa” nella quale è
vietato per legge fare gli interessi degli investitori.
Tutti sappiamo che, se ti accorgi di aver preso un
bruttissimo granchio su un titolo, la prima cosa da fare è uscirne a gambe
levate il più presto possibile, prima che le perdite ti rovinino: negli
“investimenti autorizzati UE” ciò è impossibile per la “regola/legge” che non
puoi maramaldeggiare causando fastidi agli investitori istituzionali (ossia
quelli che hanno appena portato il 95% dei tuoi soldi alle Cayman e che non
possono permettersi che qualcuno non faccia arrivare al punto giusto di cottura
le Google al 31.12.2013), ma devi rimanere “abbastanza a lungo” immobile a
perdere soldi nel titolo sbagliato.
Tutti sappiamo che, se il mercato “perde la direzione”,
bisogna “uscire da tutto a gambe levate”, ossia “mettersi al 100% in
liquidità”, attendendo “da fuori” di ricominciare a capirci qualcosa: negli
“investimenti autorizzati UE” ciò è impossibile per la “regola/legge” che “in
ogni istante devi rimanere esposto sul mercato con almeno il 70-80% dei tuoi
soldi complessivi” (media europea, ma alcuni fondi autorizzati UE arrivano al
90% “investito obbligatorio per legge”......).
Tutti sappiamo che, se il mercato crolla, bisogna mettersi
short per guadagnarci, ma negli “investimenti autorizzati UE” ciò è impossibile
per la “regola/legge” che non puoi mai assolutamente “shortare” perché
altrimenti “dai fastidio alle banche e alle multinazionali incentivando il
crollo del mercato”….. e anche un po’ il loro..…. Sì, perché la MontePaschi e la Bayer pensano ai miei
interessi prima di decidere come fottermi qualche miliardo di dollari…… quindi
mi sento proprio in dovere di contraccambiare questa loro amorevole “delicatezza”
nei miei confronti……..
Tutte queste (e tante altre) follie studiate appositamente
per fottere i piccoli investitori “ingessandoli” nelle situazioni più
sbagliate, possono essere facilmente sfruttate da chi non senta l’assoluta
necessità di farsi in….gessare dai franco-tedeschi anche nei propri
investimenti (perché altrove non abbiamo più speranze da tempo): basta
ovviamente fare sempre l’esatto opposto di quanto “consigliato” da chi gioca
sempre contro di noi, e farlo con l’obbiettivo di anticipare le “mosse” che i
grandi colossi sono costrette a fare sia dalle regole suicide appena descritte (che
essi stessi hanno tentato di imporre a noi), sia da quei bersagli che si sono
costretti a centrare a certe determinate scadenze per non far emergere in sol
colpo tutti i titoli “tossici” che hanno da tempo nei loro portafogli
“tarocchi”.
Alcune mosse “innaturali” delle ultime settimane, ci hanno
permesso di “mappare la tossicità” per molti, grandi investitori istituzionali,
intuendo “dove stanno per portarci” in vista del 31.12: con i nostri quattro
soldi, guadagneremo bene, ma senza grandi fuochi d’artificio e senza scalfirli
più di tanto, ma con qualche “magnate del petrolio” disposto a far soldi
grossi, beh, la scommessa è aperta (verso l’alto)………….