lunedì 17 marzo 2014

Raduno in una sola risposta tutte quelle relative alla “progressione”: ammettiamo per semplicità di partire il primo gennaio 2015 con un capitale iniziale di 100 euro e di realizzare un 10% all’anno.

A fine 2015, nella soluzione italiana troveremo 110 euro lordi, che (presumibilmente) rimarranno 107,30 al netto del prelievo fiscale “renziano”: questi 107,30 euro “partono per i gain del 2016”

Nell’identica soluzione svizzera, i 110 euro “usciti” dal 2015, rimangono tali e quali per il 2016.

A fine 2016, nella soluzione italiana avremo i 107,30 iniziali più 10,73 euro di “gains”, pari dal un totale lordo di poco più di 118 euro, ai quali vanno però tolti i 2,90 euro di tassazione: per il 2017 “partono” quindi solo poco più di 115 euro.

Parallelamente, nella soluzione svizzera i 110 euro lordi del 2015 rimangono tali, con il +10% del 2016 diventano 121, che partono “ancora integri” per 2017.

A fine 2017, con lo stesso meccanismo, i 115 euro “italiani” realizzano 11,5 euro di gains lordi, che però scendono a 8,4 dopo la mannaia del fisco: siamo solo al terzo anno, e già il fisco ci ha “mangiato” complessivamente 8,7 euro di gains, lasciandocene solo poco più di 123 netti.

Contemporaneamente, la soluzione “svizzera” ha portato i suoi 121 euro a 133,1 lordi: se al termine del terzo anno di investimento “riportiamo tutto in Italia”, sui 33,1 euro di gains probabilmente verremo a pagare lo stesso 27% di “tasse renziane” delle soluzioni italiane, ma a quel punto il netto finale risulterebbe di oltre 124 euro contro i sì e no 123 e mezzo della soluzione italiana, semplicemente a causa dell’effetto “composto” dei guadagni.

Questo “divario”, già vicino all’1% a soli 3-4 anni, cresce esponenzialmente allo scorrere del tempo, divenendo già incredibilmente interessante a soli 10 anni….. addirittura “decisivo” oltre i 15…….. senza dimenticare che la speranza della maggioranza bulgara degli italiani rimane sempre quella che, terminata la “crisi” pilotata dalla Merckel e con i comunisti in progressiva estinzione, tra 10-15 anni l’aliquota che dovremo al fisco italiano potrebbe essere crollata dal 27 “renziano” a quell’8% che i maggiori esperti mondiali di economia e finanza ritiene “accettabile” per gli investimenti…..