martedì 14 ottobre 2008

Breve spiegazione della strategia

L’Analisi Tecnica “prevede” (anche se non possiede alcuna velleità in tal senso, essendo, appunto, una “analisi” = “considerazioni a posteriori”) di “entrare long” su un titolo o shortarlo in precise condizioni, superate le quali il titolo avrebbe la strada spianata verso un certo “futuro prestabilito”.

Queste “previsioni” e la successiva “realtà”, statisticamente parlando, vanno a combaciare solo casualmente, e prevalentemente quando il titolo presenti una tendenza di non breve periodo, per cui “da lì ci passa per forza”.

Sempre statisticamente, “ci prende molto di più” un’altra strategia, che qualcuno, nel vedermela applicare in questi 14 anni, ha definito “di controbalzo”.

In due parole (poi approfondiremo ciascun singolo aspetto), esistono titoli molto più “sclerotici” della media, i quali, qualunque sia la loro “tendenza di breve, medio, lungo periodo”, la seguono con un andamento “localmente molto più altalenante” degli altri.

Ad esempio, in questo periodo di crisi dei mercati, nessun titolo è “sceso” con un andamento “a retta calante”, ma piuttosto con un andamento “a montagne russe con tendenza complessivamente calante”.

Alcuni titoli “scendono” con poche “montagne russe” e ciascuna di piccola ampiezza, altri lo fanno con “rimbalzi” molto, molto più frequenti e anche “profondi” (in entrambe le direzioni).

L’idea della strategia è quella di lavorare solo con i titoli più “variabili”, di “andare a prendere” alcuni di questi “rimbalzi molto ampi”, e solo quei rimbalzi “nella direzione opposta al trend attuale”.

Per intuire la situazione, facciamo un esempio: nelle ultime settimane di crisi, RIMM è scesa da circa 130$ a circa 50$, ma non lo ha fatto ovviamente “con linearità”, ossia con una discesa abbastanza costante nell’arco del periodo di più settimane, ma lo ha fatto al contrario “a strappi”, ossia con una sequenza di “rimbalzi” in entrambe le direzioni, a volte molto profondi.

E’ ovvio che, per scendere da 130 a 50 debbano essere stati molto più “profondi/numerosi” gli “strappi/rimbalzi” verso il basso, ma noi “miriamo”, al contrario, a quelli “verso l’alto” perché il “ritorno in alto” è la tendenza di medio periodo di un “grosso titolo” come RIMM quando si dimezza (e più) in poco tempo e non per responsabilità proprie.

Ossia, l’attuale crisi dei mercati riguarda in larghissima parte la crisi di fiducia nei confronti delle banche, ma una crisi in un settore così importante coinvolge sempre e pesantemente anche titoli di altri settori, titoli che magari, come IBM, hanno appena confermato un andamento più che discreto sotto forma “aziendale” anche per il terzo trimestre 2008: in condizioni di mercato “normali”, a questa notizia IBM sarebbe rimbalzata discretamente, e invece, a dispetto della buona notizia, è scesa molto pesantemente anche lei a causa esclusivamente della “zavorra di altri”.

E’ facile quindi intuire che, appena la crisi prevalentemente bancaria darà un attimo di respiro alle borse mondiali, una IBM “innocente ma zavorrata” rimbalzerà più motivatamente, ad esempio, di una Morgan Stanley “colpevole” e proprio da se stessa zavorrata.

Quindi, in un momento di profonda “buca” come questo, la strategia “del contro balzo” va a cercare quei titoli contemporaneamente più “innocenti” e più “zavorrati/penalizzati” da colpe altrui, come RIMM e IBM appunto, e punta su un loro futuro “rimbalzo” quando gli investitori, passata la tempesta, non potranno che accorgersi che molte “buone notizie” sono state dimenticate “in regime di tempesta”.

Ovviamente nessuno conosce con esattezza i tempi nei quali prevarranno le “buone notizie dimenticate” rispetto alla “tempesta”, ma se si opta per una strategia di “piccoli guadagni su singola operazione”, statisticamente si riesce a guadagnare molto anche in piena tempesta, col “paracadute” di salvataggio rappresentato dall’essere sempre direzionati verso il trend giusto, ossia “il rimbalzo” (=”male che vada aspetteremo più tempo, ma alla fine vinciamo sempre”).

E in effetti, se si considerano tutte le operazioni effettuate in real time in questi 5 mesi e mezzo di blog, si scopre che oltre il 90% di queste sono state operazioni LONG su titoli che in questo periodo si sono dimezzati, eppure il 100% delle operazioni è stato chiuso in gain.

L’esatto contrario dell’obbiettivo della “strategia” (….) legata all’analisi tecnica……..