domenica 13 settembre 2009

(ASCA) - Gubbio, 11 set - In Italia c'e' il 70% delle persone che quotidianamente rischia in prima persona, rispettando i criteri della meritocrazia e della trasparenza, mentre il restante 30% ha sempre vissuto in maniera parassitaria.
Parlo dell'Italia che non rischia, che vive di rendita, l'Italia del nepotismo che fino ad oggi e' stata peraltro sovrarappresentata.

Ebbene, a questa Italia parassitaria, sporca ed infame, stiamo togliendo l'acqua in cui nuotava, le stiamo facendo un mazzo cosi'!''.

Non ha usato mezzi termini, il ministro della Pubblica amministrazione e dell'Innovazione Renato Brunetta, per confermare la sua linea contro i parassiti ed i fannulloni.

''Molti di loro vogliono che l'Italia non cambi nel settore del pubblico impiego, dal momento che li' e' la loro rendita di posizione, la loro forza.
Penso alla Cgil o a certi sindacati corporativi della scuola.
O anche ad un certo culturame parassitario, che ha vissuto sempre e solo di risorse pubbliche, e che e' lo stesso che si vede in questi giorni alla Mostra di Venezia''.
Alzando il tiro, il ministro ha detto:
''Noi del Popolo della Liberta' vogliamo essere gli eversori, i rivoluzionari, i sovvertitori di questo ordine di cose, gli smontatori dell'Italia radical-chic con la sua borghesia autoreferenziale di merda
.
Sono con noi gli impiegati ed i liberi professionisti, gli artigiani ed i giovani, ed anche la buona Chiesa''.