mercoledì 31 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
Caro Hernest,
sei ammirevole per tutto quello che tenti di fare, ma è tutto evidentemente inutile.
La sinistra sta fagocitando tutta la feccia della prima repubblica, con Casini è riuscita a riunire anche tutta la democrazia cristiana e con Fini anche gli eredi di Almirante, ma continua ugualmente a perdere quotidianamente "spessore" perchè qualunque ritardato mentale può divertirsi a dire al vento che se il 100% dei gommoni va da Cuba alla Florida, è perchè si sta meglio a Cuba che in Florida, ma quando poi a fine mese lo stipendio è calato mentre tutto il resto è aumentato (e la pensione è sempre più lontana), anche il fesso della festa dell'unità inizia a perdere vigore propagandistico.
Dall'altra parte, Berlusconi pensa giustamente che la sinistra si sta quotidianamente prosciugando e (da morire dal ridere) sogna ancora si rappresentare quella colossale maggioranza di italiani per i quali Cuba è sempre stata il culo del mondo (e gli sta bene), la gnocca ha sempre tirato più carri dei viados di Marrazzo, Vendola e Luxuria, e che non attiri certo il grande turismo nei nostri bellissimi mari se quintuplichi la tassa di stazionamento alle barche (con spagna e croazia in conseguente processione estatica a Lourdes).
Il nano pelato sottoculturato non ha capito che a nessuno interessa più un fico secco tornare come 2 anni e mezzo fa a doppiare i ritardati alle politiche, se poi i doppiatori non sono nemmeno in grado di fracassare qualche cranio al primo colpo di stato......
Meglio farsi i fatti propri, e, soprattutto, gli interessi propri, lasciando le patate bollenti (IVA compresa) in mano ai ritardati delle feste dell'unità che, tanto, pensano sempre ugualmente di essere furbi (a prenderlo insieme ai viados).
E dopo l'inaspettato (solo per Mario Monti) crollo delle entrate fiscali provenienti dai chi produce veramente, tra poco (casualmente) arriveranno le "grandi spese pubbliche" anche da parte di chi in passato "ha sempre fatto il bravo"..... pare che tutti i tartassati abbiano tanto bisogno di cure....
sei ammirevole per tutto quello che tenti di fare, ma è tutto evidentemente inutile.
La sinistra sta fagocitando tutta la feccia della prima repubblica, con Casini è riuscita a riunire anche tutta la democrazia cristiana e con Fini anche gli eredi di Almirante, ma continua ugualmente a perdere quotidianamente "spessore" perchè qualunque ritardato mentale può divertirsi a dire al vento che se il 100% dei gommoni va da Cuba alla Florida, è perchè si sta meglio a Cuba che in Florida, ma quando poi a fine mese lo stipendio è calato mentre tutto il resto è aumentato (e la pensione è sempre più lontana), anche il fesso della festa dell'unità inizia a perdere vigore propagandistico.
Dall'altra parte, Berlusconi pensa giustamente che la sinistra si sta quotidianamente prosciugando e (da morire dal ridere) sogna ancora si rappresentare quella colossale maggioranza di italiani per i quali Cuba è sempre stata il culo del mondo (e gli sta bene), la gnocca ha sempre tirato più carri dei viados di Marrazzo, Vendola e Luxuria, e che non attiri certo il grande turismo nei nostri bellissimi mari se quintuplichi la tassa di stazionamento alle barche (con spagna e croazia in conseguente processione estatica a Lourdes).
Il nano pelato sottoculturato non ha capito che a nessuno interessa più un fico secco tornare come 2 anni e mezzo fa a doppiare i ritardati alle politiche, se poi i doppiatori non sono nemmeno in grado di fracassare qualche cranio al primo colpo di stato......
Meglio farsi i fatti propri, e, soprattutto, gli interessi propri, lasciando le patate bollenti (IVA compresa) in mano ai ritardati delle feste dell'unità che, tanto, pensano sempre ugualmente di essere furbi (a prenderlo insieme ai viados).
E dopo l'inaspettato (solo per Mario Monti) crollo delle entrate fiscali provenienti dai chi produce veramente, tra poco (casualmente) arriveranno le "grandi spese pubbliche" anche da parte di chi in passato "ha sempre fatto il bravo"..... pare che tutti i tartassati abbiano tanto bisogno di cure....
venerdì 26 ottobre 2012
Caro Wilhelm, attualmente la "Sacra Bibbia" della psichiatria si chiama "DSM IV R" (quarta "edizione" e "Revisionata") che insegna ai professionisti del settore a riconoscere, appunto, le "malattie della testa".
Alla stesura della versione "V", che uscirà nel maggio 2013 (se la maggioranza bulgara sopprimerà nel frattempo la minoranza irrisoria dei "gay è normale"), sta attivamente collaborando da anni anche un dei nostri migliori amici ed investitori, che qualche sera fa, ad un raduno di scienziati di vari settori, ci ha deliziato con qualche divertentissima "chicca".
Ad esempio, ci ha illustrato gli ultimi passi ottenuti dai nuovi test "calibrati" del suo studio sulla composizione dei partecipanti alle Feste de l'Unità.
Secondo il consenso unanime dei presenti, a tali feste partecipano 3 categorie di persone, i ritardati mentali, gli ignoranti per scelta di vita e gli approfittatori.
Tecnicamente, secondo il DSM IV R, similmente all'IDC10 nuova versione, il ritardo mentale viene misurato come "distanza dal QI minimo", quindi il vero problema è come andare a misurare tale quoziente intellettivo.
Non esistendo, per la disperazione degli ingegneri e matematici presenti, un "metodo diretto-fisico di misura", purtroppo il QI va misurato "di riflesso" come conseguenza di "domande" opportunamente-scientificamente scelte.
Alla richiesta di un esempio pratico, il noto scienziato del settore ha risposto che una domanda "efficacie e scientificamente corretta" è quella che alcuni paesi africani hanno inserito nei propri test di assunzione per spazzini col duplice obiettivo di evitare di incorrere in ritardati mentali, potenzialmente pericolosi per la comunità, e per individuare questi ultimi per aiutarli da qualunque punto di vista, ma in altro modo.
Ossia, se il 100% dei gommoni scappa da Cuba per andare in Florida, questo vuol dire che si sta meglio a Cuba o in Florida?
Chi risponde Cuba è ovviamente un ritardato mentale e va aiutato sia psichiatricamente sia farmacologicamente, chi risponde Florida può proseguire nel test.
Al termine dell'immediato, scrosciante applauso spontaneamente scaturito dalla numerosa platea, il "famoso" relatore ha proseguito con la seguente considerazione: quali sono i diritti ed i doveri di chi risponde Cuba?
E quali quelli del legislatore per preservare i diritti anche di quella larga maggioranza che potrebbe venir danneggiata, direttamente o indirettamente, dagli effetti di tale QI così basso di una minoranza?
Ossia, vista da un'altra prospettiva, una comunità civile progressivamente sempre più avanzata, fino a quale punto potrà permettersi di "trattare da persone normali" quelli che rispondono Cuba?
Fino a quale punto potrà far finta di ritenere "giusto" che chi risponde Cuba possa non solo possedere lo stesso diritto di voto di chi risponde Florida, ma, addirittura, lo stesso diritto a partecipare alla vita "istituzionale" del proprio Paese, prendendo magari decisioni fondamentali per l’intera collettività?
Vista da un'altra prospettiva ancora, questa volta, visto il relatore, più "medico-scientifica", fino a che punto, in nome di un "principio di uguaglianza" privo di qualunque fondamento scientifico (ma anche naturale), potremo permetterci, ad esempio, di continuare a creare chirurghi affetti da grave ritardo mentale in stile Grace Anatomy, mettendo conseguentemente (e consapevolmente) a grave rischio la salute di tutti i pazienti della stessa comunità (per poi pagare milioni di euro per una pubblicità di m**** che ipnotizzi le masse)?
Perchè, come ci ha nel tempo più volte illustrato il famoso scienziato, il ritardo mentale va sì definito su un QI molto basso, ma l'individuazione di tale QI va raggiunta attraverso domande scientifiche volte anche all'individuazione dell'esistenza di patologie in grado di "perturbare" l'equilibrio psico-fisico del soggetto portandolo a reazioni anomale e potenzialmente pericolose per se stessi e "il prossimo"(="la comunità").
Un chirurgo stile Grace Anatomy, pur essendo “di guardia”, ossia potenzialmente “in sala operatoria 30 secondi dopo” con le mani e il bisturi negli organi di un povero malato, prima si ubriaca per trovare il coraggio di sbattersi l’infermiera mignotta nello stanzino delle scope, poi si fa una canna per dimenticarsi che all’infermiera non è piaciuto un granchè, e se la canna non è sufficiente a dimenticarsi della delusione dell’infermiera, diventa gay……..
Anche se tutte le statistiche reali dicono che il QI di un chirurgo di questo genere risulterà estremamente sottomedia anche nella sua componente “intelligenza in senso puro” (=”come risolve certe cose sulla settimana enigmistica”) e che quindi “se è lì a fare il chirurgo, è solo perché evidentemente la direttrice sanitaria non era d’accordo con l’infermiera”, la componente patologica “pericolose (per tutti) perturbazioni dell’equilibrio psico-fisico” del QI è evidentemente di per sé già sufficiente ad impedirgli di avere qualunque accesso ad una posizione/attività dalle potenziali conseguenze così “importanti” per il prossimo.
Perché è evidentemente patologico un soggetto che, pur essendo perfettamente consapevole di essere secondo per secondo ad un passo da una sala operatoria dove con un bisturi deciderà della vita (e della sua qualità futura) di un povero disgraziato, riesca a farsi anche solo sfiorare dall’impercettibile sospetto sia realizzabile una sbronza a suon di whisky (di marca)…… solo un patologico (grave), nelle stesse condizioni “operative” di cui sopra, potrebbe essere sfiorato dal solo pensiero di ingropparsi un’infermiera o una collega in uno stanzino e un minuto dopo essere tranquillo con un bisturi in mano ad aprire organi vari…… per poi “sentirsi improvvisamente dell’altro sesso” (……..) se quello giusto non ti ha degnato di uno sguardo alla macchinetta del caffè……………
Il che ci riporta al medesimo concetto di prima: in perfetto stile svizzero, “fino a quando nessuno potenzialmente ci rimette”, una collettività può anche permettersi di “far finta di niente” di fronte alle paranoie di uno psicopatico qualunque che si fa di whisky e di droghe più o meno leggere per ingropparsi un/una (dipende dalla macchinetta del caffè) collega nello stanzino delle scope.
Ma se il patologico (grave) 30 secondi dopo ha in mano un bisturi o qualunque altra “arma”, voto compreso, potenzialmente in grado di nuocere alla collettività ove usato “da malato”, il patologico, come tutti i patologici, va contemporaneamente da un lato privato della possibilità di nuocere al prossimo, dall’altro adeguatamente curato per il bene proprio e della collettività.
Il che ci riporta alle feste de l’unità: chi risponde Cuba in quel recinto è “psichiatricamente malato” come chiunque altro risponda Cuba in qualunque altro angolo del mondo, quindi una civiltà evoluta deve, si spera solo temporaneamente, sia impedirgli di nuocere direttamente o indirettamente al prossimo con decisioni dettate esclusivamente dal proprio handicap, sia curarlo con le migliori terapie in quel momento esistenti.
Ma alle feste de l’unità esiste solo il “classico” ritardato mentale incapace di collegare i ragionamenti più semplici?
No, è la categoria di assoluta maggioranza, ma non l’unica: esiste anche una seconda categoria, quella degli ignoranti per scelta, costituita da coloro il cui QI sarebbe potenzialmente in grado di riconoscere che se il 100% dei gommoni va da Cuba alla Florida, è perché si sta meglio in Florida che a Cuba, ma che hanno però deciso di mettere la testa sotto la sabbia per il terrore che informarsi e ragionare possa “rovinare” definitivamente la loro vita, resa molto “semplice” proprio da questo rifiuto totale alla comprensione.
La terza categoria è quella degli approfittatori, numericamente insignificante ma in effetti dominante: costoro posseggono quel QI minimo in grado di decidere di costruirsi nel tempo una pensione dorata in Florida anziché a Cuba, e la forza/cattiveria di togliere la testa dalla sabbia per complicarsi la vita oggi, ma semplificarsela “più avanti” approfittando nel tempo dei ritardati mentali e degli struzzi.
E nessuna delle categorie possiede alcuna possibilità di recupero.
Io aggiungerei una quarta categoria, gli “esterni”, che in Italia hanno storicamente 2 figure dominanti, il papa e il silvio: entrambi approfittano del fatto che a nessuno convenga tentare di cambiare la situazione, quindi “non fanno mai nulla” e sprofondano sempre di più sulla loro sedia, consapevoli che la repulsione generale verso le altre 3 categorie consentirà loro di conservarla ancora a lungo.
Alla stesura della versione "V", che uscirà nel maggio 2013 (se la maggioranza bulgara sopprimerà nel frattempo la minoranza irrisoria dei "gay è normale"), sta attivamente collaborando da anni anche un dei nostri migliori amici ed investitori, che qualche sera fa, ad un raduno di scienziati di vari settori, ci ha deliziato con qualche divertentissima "chicca".
Ad esempio, ci ha illustrato gli ultimi passi ottenuti dai nuovi test "calibrati" del suo studio sulla composizione dei partecipanti alle Feste de l'Unità.
Secondo il consenso unanime dei presenti, a tali feste partecipano 3 categorie di persone, i ritardati mentali, gli ignoranti per scelta di vita e gli approfittatori.
Tecnicamente, secondo il DSM IV R, similmente all'IDC10 nuova versione, il ritardo mentale viene misurato come "distanza dal QI minimo", quindi il vero problema è come andare a misurare tale quoziente intellettivo.
Non esistendo, per la disperazione degli ingegneri e matematici presenti, un "metodo diretto-fisico di misura", purtroppo il QI va misurato "di riflesso" come conseguenza di "domande" opportunamente-scientificamente scelte.
Alla richiesta di un esempio pratico, il noto scienziato del settore ha risposto che una domanda "efficacie e scientificamente corretta" è quella che alcuni paesi africani hanno inserito nei propri test di assunzione per spazzini col duplice obiettivo di evitare di incorrere in ritardati mentali, potenzialmente pericolosi per la comunità, e per individuare questi ultimi per aiutarli da qualunque punto di vista, ma in altro modo.
Ossia, se il 100% dei gommoni scappa da Cuba per andare in Florida, questo vuol dire che si sta meglio a Cuba o in Florida?
Chi risponde Cuba è ovviamente un ritardato mentale e va aiutato sia psichiatricamente sia farmacologicamente, chi risponde Florida può proseguire nel test.
Al termine dell'immediato, scrosciante applauso spontaneamente scaturito dalla numerosa platea, il "famoso" relatore ha proseguito con la seguente considerazione: quali sono i diritti ed i doveri di chi risponde Cuba?
E quali quelli del legislatore per preservare i diritti anche di quella larga maggioranza che potrebbe venir danneggiata, direttamente o indirettamente, dagli effetti di tale QI così basso di una minoranza?
Ossia, vista da un'altra prospettiva, una comunità civile progressivamente sempre più avanzata, fino a quale punto potrà permettersi di "trattare da persone normali" quelli che rispondono Cuba?
Fino a quale punto potrà far finta di ritenere "giusto" che chi risponde Cuba possa non solo possedere lo stesso diritto di voto di chi risponde Florida, ma, addirittura, lo stesso diritto a partecipare alla vita "istituzionale" del proprio Paese, prendendo magari decisioni fondamentali per l’intera collettività?
Vista da un'altra prospettiva ancora, questa volta, visto il relatore, più "medico-scientifica", fino a che punto, in nome di un "principio di uguaglianza" privo di qualunque fondamento scientifico (ma anche naturale), potremo permetterci, ad esempio, di continuare a creare chirurghi affetti da grave ritardo mentale in stile Grace Anatomy, mettendo conseguentemente (e consapevolmente) a grave rischio la salute di tutti i pazienti della stessa comunità (per poi pagare milioni di euro per una pubblicità di m**** che ipnotizzi le masse)?
Perchè, come ci ha nel tempo più volte illustrato il famoso scienziato, il ritardo mentale va sì definito su un QI molto basso, ma l'individuazione di tale QI va raggiunta attraverso domande scientifiche volte anche all'individuazione dell'esistenza di patologie in grado di "perturbare" l'equilibrio psico-fisico del soggetto portandolo a reazioni anomale e potenzialmente pericolose per se stessi e "il prossimo"(="la comunità").
Un chirurgo stile Grace Anatomy, pur essendo “di guardia”, ossia potenzialmente “in sala operatoria 30 secondi dopo” con le mani e il bisturi negli organi di un povero malato, prima si ubriaca per trovare il coraggio di sbattersi l’infermiera mignotta nello stanzino delle scope, poi si fa una canna per dimenticarsi che all’infermiera non è piaciuto un granchè, e se la canna non è sufficiente a dimenticarsi della delusione dell’infermiera, diventa gay……..
Anche se tutte le statistiche reali dicono che il QI di un chirurgo di questo genere risulterà estremamente sottomedia anche nella sua componente “intelligenza in senso puro” (=”come risolve certe cose sulla settimana enigmistica”) e che quindi “se è lì a fare il chirurgo, è solo perché evidentemente la direttrice sanitaria non era d’accordo con l’infermiera”, la componente patologica “pericolose (per tutti) perturbazioni dell’equilibrio psico-fisico” del QI è evidentemente di per sé già sufficiente ad impedirgli di avere qualunque accesso ad una posizione/attività dalle potenziali conseguenze così “importanti” per il prossimo.
Perché è evidentemente patologico un soggetto che, pur essendo perfettamente consapevole di essere secondo per secondo ad un passo da una sala operatoria dove con un bisturi deciderà della vita (e della sua qualità futura) di un povero disgraziato, riesca a farsi anche solo sfiorare dall’impercettibile sospetto sia realizzabile una sbronza a suon di whisky (di marca)…… solo un patologico (grave), nelle stesse condizioni “operative” di cui sopra, potrebbe essere sfiorato dal solo pensiero di ingropparsi un’infermiera o una collega in uno stanzino e un minuto dopo essere tranquillo con un bisturi in mano ad aprire organi vari…… per poi “sentirsi improvvisamente dell’altro sesso” (……..) se quello giusto non ti ha degnato di uno sguardo alla macchinetta del caffè……………
Il che ci riporta al medesimo concetto di prima: in perfetto stile svizzero, “fino a quando nessuno potenzialmente ci rimette”, una collettività può anche permettersi di “far finta di niente” di fronte alle paranoie di uno psicopatico qualunque che si fa di whisky e di droghe più o meno leggere per ingropparsi un/una (dipende dalla macchinetta del caffè) collega nello stanzino delle scope.
Ma se il patologico (grave) 30 secondi dopo ha in mano un bisturi o qualunque altra “arma”, voto compreso, potenzialmente in grado di nuocere alla collettività ove usato “da malato”, il patologico, come tutti i patologici, va contemporaneamente da un lato privato della possibilità di nuocere al prossimo, dall’altro adeguatamente curato per il bene proprio e della collettività.
Il che ci riporta alle feste de l’unità: chi risponde Cuba in quel recinto è “psichiatricamente malato” come chiunque altro risponda Cuba in qualunque altro angolo del mondo, quindi una civiltà evoluta deve, si spera solo temporaneamente, sia impedirgli di nuocere direttamente o indirettamente al prossimo con decisioni dettate esclusivamente dal proprio handicap, sia curarlo con le migliori terapie in quel momento esistenti.
Ma alle feste de l’unità esiste solo il “classico” ritardato mentale incapace di collegare i ragionamenti più semplici?
No, è la categoria di assoluta maggioranza, ma non l’unica: esiste anche una seconda categoria, quella degli ignoranti per scelta, costituita da coloro il cui QI sarebbe potenzialmente in grado di riconoscere che se il 100% dei gommoni va da Cuba alla Florida, è perché si sta meglio in Florida che a Cuba, ma che hanno però deciso di mettere la testa sotto la sabbia per il terrore che informarsi e ragionare possa “rovinare” definitivamente la loro vita, resa molto “semplice” proprio da questo rifiuto totale alla comprensione.
La terza categoria è quella degli approfittatori, numericamente insignificante ma in effetti dominante: costoro posseggono quel QI minimo in grado di decidere di costruirsi nel tempo una pensione dorata in Florida anziché a Cuba, e la forza/cattiveria di togliere la testa dalla sabbia per complicarsi la vita oggi, ma semplificarsela “più avanti” approfittando nel tempo dei ritardati mentali e degli struzzi.
E nessuna delle categorie possiede alcuna possibilità di recupero.
Io aggiungerei una quarta categoria, gli “esterni”, che in Italia hanno storicamente 2 figure dominanti, il papa e il silvio: entrambi approfittano del fatto che a nessuno convenga tentare di cambiare la situazione, quindi “non fanno mai nulla” e sprofondano sempre di più sulla loro sedia, consapevoli che la repulsione generale verso le altre 3 categorie consentirà loro di conservarla ancora a lungo.
giovedì 25 ottobre 2012
martedì 23 ottobre 2012
lunedì 22 ottobre 2012
venerdì 19 ottobre 2012
giovedì 18 ottobre 2012
mercoledì 17 ottobre 2012
martedì 16 ottobre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
giovedì 11 ottobre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
martedì 9 ottobre 2012
lunedì 8 ottobre 2012
venerdì 5 ottobre 2012
Carissimo Sector51, quello che Lei dice è fondamentalmente,
per grandi linee, corrispondente alla realtà.
Le fornisco però una versione un po’ più completa: nel
Natale del 2001 il nostro ingegnere ha deciso di accettare la proposta di un
gruppo di banche prevalentemente ticinesi, che avevano inaugurato una sorta di
gestione patrimoniale “di gruppo” su Wall Street.
In realtà si trattava di una “società per azioni” di diritto
svizzero, nella quale le azioni erano “quote di capitale da investire
esclusivamente su Wall Street”.
La sostanziale differenza tra le due “entità” consisteva nel
fatto che una gestione patrimoniale “tradizionale” doveva sottostare ad alcune (poche)
regole di investimento un po’ “strette” dopo aver realizzato mille passaggi
burocratici per la sua “creazione”, mentre una “società” doveva sottostare solo
alle regole (qualunque) del proprio statuto, appositamente create più “larghe”
per poter seguire la solita strategia, e in 24 ore era pronta “chiavi in mano”.
Alla fine del primo trimestre 2002, la “società” veniva
certificata dal gruppo di banche con un +33% netto, ma mentre i soci andavano
in processione a Lourdes, i gestori si accorgevano che, approfittando del 51%
del capitale societario, il gruppo di banche aveva apportato alcune modifiche
arbitrarie allo statuto e quindi all’organizzazione della gestione.
In particolare, una gestione che avrebbe dovuto essere “eternamente
100% in dollari”, era divenuta “100% in lire”, con il pretesto di “mettere al
riparo” gli investimenti da un dollaro che, in quel periodo, era “troppo forte”
rispetto alle altre valute, soprattutto quelle più deboli di fronte al
passaggio all’euro.
Ma, nella realtà, ogni qualvolta veniva effettuato un
acquisto, ad esempio, di titoli Intel, il capitale per l’acquisto veniva “preso
in lire”, trasformato in franchi svizzeri, poi convertito in dollari….. e
quando il target veniva raggiunto da Intel, il ricavato in dollari dalla
vendita dei titoli veniva convertito prima in franchi svizzeri, poi in lire
italiane e solo allora rientrava nella gestione….. dopo aver lasciato tutte le
volte sul terreno migliaia di dollari di commissioni di conversione valuta……
Il possedere il 51% delle azioni permetteva al gruppo di
banche di variare in un qualunque momento lo statuto societario e quindi
l’organizzazione originaria, quindi nell’aprile 2002 l’ingegnere si dimetteva
da gestore e il successivo 6 giugno si licenziava da qualunque incarico, e
partiva la battaglia legale, che a distanza di 10 anni non è ancora giunta a
termine (anche perché moltissimi azionisti hanno accettato dalle banche un
rimborso simbolico per “chiuderla prima”).
Per questo motivo, pur rimanendo geniale l’idea della “banca
tra amici”, libera da vincoli di qualunque genere e da pesanti intromissioni
esterne, la sua realizzazione rimane ovviamente vincolata all’accettazione da
parte di tutti gli azionisti di uno statuto “immodificabile” per non meno di un
triennio, il ragionevole tempo necessario al conseguimento dei “risultati”
ottenibili dalla strategia d’investimento (lo statuto, ossia le regole, devono
essere immodificabili per 3 anni, non certo la possibilità di entrare ed uscire
dalla società da parte di qualunque soggetto interno od esterno).
E purtroppo questa premessa crea sempre immediati malumori
tra i potenziali partecipanti, minando subito alle basi ogni potenziale
collaborazione.
Rimane ovviamente inteso che, ove in qualsiasi momento si
trovino capitali sufficienti alla creazione della società/banca d’investimenti,
e concordanza assoluta su uno statuto che non pregiudichi 3 anni di attività,
la nostra collaborazione sarà sempre garantita al 100%.
giovedì 4 ottobre 2012
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