lunedì 2 gennaio 2012

Anrew6, prima di "farti delle strane idee", dai un'occhio a quesa galleria.... poi ridi degli espertissimi....


Il "trucco" della strategia che ha permesso di portare a casa 4000 operazioni consecutive in gain è banale: esistono titoli di Wall Street abbastanza "nervosi" da poter "andare in una qualunque delle due direzioni senza mai dimenticare l'altra".

In altre parole, se il titolo X "nervoso per natura" sale da 100 a 102, non lo fa quasi mai con un "gradino secco", ma al contrario lo fa quasi sempre con un andamento "a dente di sega", che permette di "aggiustare con correzioni successive" la "media pesata" delle nostre operazioni su quel titolo, portando tale media il più vicino possibile al nostro target.


Per "velocizzare" la conclusione dell'operazione, ovvero il raggiungimento del target, ci si adopera non solo perchè le "correzioni successive" avvicinino il valor medio complessivo al target, ma si tenta anche, ovviamente, di "partire col piede talmente giusto" da poter sperare a ragion veduta di "non dover correggere troppo": per ottenere questo risultato si attende che il titolo subisca uno "scossone molto forte" e in quel momento si entra in direzione opposta per approfittare del prevedibile "rifiato/rimbalzo" agevolato ulteriormente dal "nervosismo di natura" di quel titolo.

Ad esempio, seil titolo "X", già di per sè "nervoso di natura", riesce poi anche a crollare, ad esempio, di un 7-8%, si entra subito long con un target "molto corto", quindi più facilmente raggiungibile: in quel momento il "nervosismo" del titolo permette allo stesso nella maggior parte dei casi di toccare il target nel giro di non molti scambi su wall street, in caso contrario "mediando il prezzo dell'operazione globale" letteralmente "la si avvicina" al target un passo alla volta, fino a quando un "rimbalzo di assestamento" del titolo non permette di "passare per il target".


Come ormai detto mille volte, giova ricordare che il numero di pezzi consigliato durante una operazione è solo una sorta di "minimo comune multiplo", cioè "qualcosa di rapidamente lavorabile in scala" ad uso e consumo personale di chiunque ci stia seguendo: per rendere il più accessibile il "fattore di scala", si fa in modo che il "numero di pezzi" moltiplicato per il prezzo unitario, dia inizialmente una somma complessiva investita teorica intorno al milione, ossia "qualcosa di facilmente riducibile in fattore di scala" sia per l'operazione inaugurale, sia per le "correzioni" successive.

Quindi non agitatevi se il solito saputello con la terza elementare non è in grado di fare un banale fattore di scala ed inizia a farneticare, se lavora in banca qualche problema dovrà pure averlo............................. tanto glielo risolve Mario Monti rubando il portafoglio agli italiani.........

Caro Ettore da Varese,

la "banchetta" di cui parli ha ottenuto la nostra collaborazione da prima di Natale solo perchè, consapevole della propria condizione disperata, ha accettato immediatamente la regola "chiavi in mano", ossia ci ha fornito un "sistema informatico" e relativa password per l'invio di ordini su Wall Street, tutto il resto "è cosa nostra".

La tua, invece, sperando che Monti la salvi dalla bancarotta per la terza volta in pochi anni, pensa di avere ancora tante possibilità, quindi "alza la voce", arrivando a porre la condizione "controllo tutto io....".

Quindi controllerà l'esodo dei propri clienti verso Locarno e Ascona...........

global warming, niente neve.....

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Per mark-kno: trent'anni fa la NASA monitorava le temperature del pianeta attraverso oltre 6000 stazioni discretamente sparse su tutto il globo.

Ma il "discretamente" non soddisfaceva gli scienziati del clima da tre punti di vista: primo, molte zone del globo non venivano "misurate ufficialmente", secondo, molte migliaia di stazioni meteo preesistenti non rientravano nel database (e non se ne vedeva il motivo), terzo, le "zone più a rischio variazioni climatiche" non erano monitorate in proporzione all'interesse che suscitavano (soprattutto artico canadese).

Alla luce di queste 3 esigenze gli scienziati del clima decisero quindi che si sarebbe dovuto in tempi brevi allargare il database delle stazioni meteo "che mandavano dati in automatico alla NASA" da 6000 a non meno di 15.000 (quindicimila) unità, con particolare attenzione a stazioni in artico canadese "per questioni di pericolo variazioni climatiche", in seconda battuta in quelle zone che non erano mai state in precedenza "coperte" da misurazioni.

Per realizzare questo progetto si andarono a pescare soldoni, guardacaso, anche dall'ONU e dalle sue "agenzie".

Poi venne di moda il global warming e con essi l'IPCC.

E l'incredibile interesse climatico dell'IPCC ha portato le 6000 stazioni iniziali a crescere addirittura fino all'incredibile numero di..... 1500..... millecinquecento......

Nel blocco delle 6.000 iniziali esistevano 70 stazioni di rilevamento temperature alle alte latitudini canadesi, il progetto prevedeva di portarle in breve tempo a 180 tra le preesistenti e le "nuove", l'incredibile interesse climatico dell'IPCC le ha portate addirittura a..... una sola, quella di Eureka................

Mario Monti lavora anche all'ONU?............