lunedì 5 agosto 2013



Molti mi chiedono cos’era accaduto nel ’96, ma occorre fare un piccolo passo indietro: è il ’94, per la millesima volta i sondaggi pilotati di Repubblica dicono che la sinistra doppierà gli avversari, poi invece, come al solito, vince Silvio….. le due Camere non hanno ancora votato la fiducia al nuovo governo, che Remigio Cavedon, ex direttore del quotidiano della DC, si reca dal suo grande amico di sempre Oscav Luigi al Quirinale e viene da questi informato che è già stato organizzato un complotto di tutte le lobbies italiche ed europee contro il vincitore delle elezioni, con l’aiuto addirittura dei vertici di Carabinieri e Polizia, e che la procura delle banane sta già lavorando alacremente per distruggere quello che fino a pochi mesi prima era l’idolo della CGIL “perché non ha mai licenziato nessuno”….. e non importa se su Sua Santità Silvio, come lo dipingeva la CGIL, non si trovava assolutamente nulla di “giudiziario”, perché stava per essere arrestata una truffatrice incallita che, essendo stata la compagna di uno dei fondatori di Forza Italia, poteva inventarsi qualcosa di plausibile sull’Unto dal Signore (e dalla CGIL) pur di scongiurare le carceri milanesi…. Essendo donna, bugiarda patentata (falsa contessa, in realtà di umili origini, falsa vedova, in realtà il marito è vivo e l’ha piantata per una molto più giovane e bella, falsa esperta d’arte e d’affari, in realtà piena di debiti fino al collo che la costringono a rubare le fiches ai vincitori nei bagni dei casinò durante tumultuosi rapporti sessuali) e invidiosa della gnocca che gira da sempre intorno ai soldi, la procura delle banane decide di richiamare dal profondo sud la Boccassini, in modo che tra due anime gemelle (nell’odio e nell’invidia) sorga l’amore….. ma sorge solo quello, perché quando l’Ilda la Rossa (d’invidia) sulla base del deserto probatorio di cui dispone, chiede ad un noto gip di autorizzarle intercettazioni di ogni tipo (e costo) su un notissimo e stimato magistrato romano e i suoi colleghi, il primo gip le ride in faccia, motivo per cui La Rossa è costretta a ricorrere ad un “civile”, al secolo Alessandro Rossato, che, si saprà in seguito, aveva firmato tutto “in bianco” per non avere rogne…. Ma quando, dopo mesi di intercettazioni, stanno per scadere i termini per queste ultime e per tutto il “fascicolo fantasma”, LaRossaLaSparaGrossa si presenta nuovamente a Rossato e dice: “ho un nastro nel quale, dopo mesi di nulla assoluto, improvvisamente quel magistrato confessa all’ora di pranzo davanti a centinaia di avventori del bar più frequentato di Roma centro, di essere a libro paga di Previti e Berlusconi per invertire tutte le sentenze, anche quelle dove Berlusconi centrnaminch…. Che fortuna, proprio ad un minuto dalla scadenza dei termini e a pochi giorni dalle elezioni politiche…..”….. Rossato fa arrestare il famoso giudice ultrasettantenne, giurando di aver pianto nel farlo, ma di non potersi sottrarre dopo aver sentito quel nastro, quell’unica ma schiacciate e incontrovertibile prova…. È il marzo 1996, Bossi si caga addosso e lascia Berlusconi da solo contro Prodi, per un pelo vince la mortadella rancida, e poco dopo, sotto l’ombrellone, impariamo ovviamente che….. non è mai esistito alcun nastro, è tutta un’invenzione della procura delle banane, il registratore quel giorno non ha funzionato… ad “incastrare” Satana Silvio ci sono solo pagine stracciate di vecchie riviste missionarie di molti anni prima sulle quali due galoppini della Boccassini hanno scritto, in tempi molto diversi secondo le perizie calligrafiche, quello che “gli sembra di ricordare di quel giorno…. A 8 km da quel tavolino dove avveniva la piena confessione”………. E poco dopo, in altro processo a Brescia, il gip Rossato ammette candidamente di aver firmato in bianco anche la richiesta d’arresto per il collega, senza aver (ovviamente, visto che non esiste) mai ascoltato alcun nastro o visionato alcuna prova (che ovviamente non esiste)…… gli aveva scritto tutto la Boccassini, mancava solo la sua firma, cosa vuoi farle far tardi a cena?........è il degno inizio della “vicenda giudiziaria” di Silvio Berlusconi…..

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