Alla luce della confusione creata dai ban nei forum della
mafia, riprendiamo anche qui il concetto che si stava sviluppando altrove: la
“storia da bar” delle feste de l’unità ammette che la prima azione in assoluto
dei partigiani rossi a bologna fu una specie di molotov difettosa lanciata nel
gennaio del ’44 contro il comando tedesco di villa spada, zona attuale stadio.
In realtà questa notizia è un semi-falso, nel senso che, al
contrario di quanto recita la storia “da grappino” (o da “repubblica-espresso”,
come volete), non fu un “partigiano rosso bolognese” a lanciarla, bensì un
“esterno” arrivato appositamente dalla puglia.
Quindi la “mitica resistenza partigiana rossa bolognese
antifascista” si accorse della presenza di un atroce regime fascista solo 21
anni dopo la nascita di quest’ultimo e, beffa delle beffe, solo 6 mesi dopo la
sua morte……… più o meno come organizzare oggi un’eroica resistenza antitirannosaura……..
Questa prima “eroica azione antifascista” dei partigiani
rossi a Bologna non provocò alcuna ritorsione da parte dei tedeschi sia perché
sapevano tutti che la città era talmente fedele al pazzo di berlino, che per lanciare
la quasi-molotov avevano dovuto chiamare uno dalla puglia, sia perché dalle
colonne del resto del carlino, lo storico quotidiano locale, per l’ennesima
volta enzo biagi cantò subito inni al fuhrer e lanciò volgari anatemi contro
gli “sporchi ebrei” che andavano al più presto “gasati” perché per invadere il
mondo intero finanziavano “pippo il terrore dei cieli”, ossia il bombardiere
americano che quasi tutte le notti scaricava tonnellate di esplosivo sulla
città….. perché i bolognesi hanno sempre avuto la “sindrome da muro”, ossia
fino a 5 minuti prima che un loro muro cada, sono pronti a morire per “tenerlo
su”, poi 5 minuti dopo sono pronti a morire per rivendicare che…. l’hanno
tirato giù loro…… e fino all’aprile del ’45, per il 99,9999999% dei bolognesi l’invasore
era l’americano che bombardava dai cieli per sfondare il muro della gotica,
mica il tedesco che comandava a casa loro………..
Ma non prendiamocela solo col povero enzino (che nel giugno
del ’44 scriveva ancora sul resto del carlino anatemi antiebraici, per poi
sparire in un convento appenninico subito dopo aver intascato i soldi
mandatigli direttamente dal baffo demente berlinese come premio per la sua
fedeltà, e come risarcimento per i rischi legati al suo fedele servizio sotto i
bombardamenti dell’invasore a stelle e strisce….), egli era in ottima
compagnia, perché a due passi dalla sua infuocata scrivania nazista, sulle
colline bolognesi vi erano 1590 suoi concittadini armati fino ai denti in grado
quindi di dare un duro colpo alle sorti della battaglia sulla gotica, ma che al
contrario preferivano rimanere indisturbati nelle retrovie tedesche a stuprare
mogli e figlie dei contadini mentre rubavano loro il raccolto….
Erano gli eroi della mitica brigata stella rossa, traditori
di tutti i fronti, partiti poco tempo prima per la guerra con l’esercito
fascista cantando inni al duce, ma che dopo qualche schioppettata passata a due
dita dalle loro orecchie, pensarono bene di abbandonare i propri compagni al
fronte per tornarsene al loro paesello, dove, beata ignoranza, pensavano di
essere accolti a baci ed abbracci….
Ed invece, ovviamente, vennero accolti a corda e sapone…. Eroi
mancati che non pensarono mai per un solo istante di farsi mezza giornata di
cammino a piedi (o 2 ore di bicicletta) per unirsi agli alleati
anglo-americani-canadesi-brasiliani che in quei giorni stavano facendosi davvero
impallinare sulla Gotica intorno al passo della Futa, preferendo invece rimanere per un anno e
più “a metà strada” ad ubriacarsi e depredare le proprie zone d’origine, in
attesa di vedere se sul crinale l’avrebbero spuntata gli invasori americani, o
se, come i più nel ’44 prevedevano, la gotica sarebbe divenuta il nuovo confine
tra un’italia del sud e una “baviera meridionale”…..
In questo “background” si inserisce anche la strage di
marzabotto, un orrendo episodio che potrebbe essere costato la vita a più di
600 civili (ma i riconteggi “a scalare” dal numero iniziale ipotizzato superiore
alle 2000 vittime sono ancora in corso…. Se i comuni di marzabotto e monzuno
non facessero da settant’anni ostruzionismo, magari potremmo finalmente porre
la parola fine….).
La kagata corporation tenta da 7 decenni di far passare una
storia-barzelletta talmente ridicola da non essere nemmeno degna di un minimo accenno,
gli storici anglosassoni, invece, ovviamente si domandano come mai i 1590
valorosi eroi della brigata stella rossa armati fino ai denti presenti proprio
a Marzabotto proprio in quei giorni, costrinsero con le armi centinaia di
civili a rimanere sul posto, nonostante il maresciallo Kesserling, il numero
uno tedesco sulla gotica, qualche giorno prima avesse acquistato una doppia pagina
del Resto del Carlino (letto in tutti bar e le parrocchie di tutte le frazioni
della zona) proprio per avvisare che la cresta appenninica tra le valli dei
fiumi Reno e Setta sarebbe stata liberata a tempo di record e “con ogni
possibile mezzo” per concentrarvi tutti i cannoni possibili, per bombardare da
uniche postazioni su entrambi i versanti le due maggiori vie d’accesso a Bologna
dalla Gotica………………
Gli storici si domandano anche come mai, quando ebbe inizio
la più prevista delle azioni-lampo, i 1590 valorosi partigiani rossi armati
fino ai denti se la diedero a gambe di fronte ad un numero nettamente inferiore
di tedeschi….. così veloci nel fuggire, da lasciare sul terreno solo 9 eroi
caduti, i più ubriachi di tutti…..
Gli storici si domandano anche perché il mitico capo della
mitica brigata stella rossa venne poco dopo ritrovato crivellato di colpi alle
spalle, nessuno dei quali da arma tedesca…..
Radunando tutti questi ed altri elementi, emerge una
“storia” mille volte più probabile di quella puttanata a cui tutti fanno finta
di credere da settant’anni: “quelli della brigata stella rossa” furono per
oltre vent’anni tutti strafascisti convinti, tant’è che partirono tutti per la
guerra fascista nell’esercito fascista, pronti da un lato a morire per il duce,
ma dall’altro in cuor loro convinti di spezzare rapidamente e facilmente le
reni alla grecia al fianco dei nazisti, che stavano entrando in tutti i fronti
come un coltello caldo nel burro.
Ma non appena i sogni di un facile impero coloniale italiano
si schiantarono su tutti i vari fronti, abbandonarono i loro amici e
commilitoni a prendere schioppettate, e se la diedero a gambe per tornare al
loro paesello, dove però amici e parenti di chi era rimasto sul fronte,
ovviamente, li trattarono da traditori.
Per sfuggire alla forca, a quel punto esistevano solo 3
possibilità, redimersi arruolandosi nell’esercito di salò, o aiutare gli
Alleati sulla gotica, oppure mettersi in disparte per vedere chi la spuntava
sul crinale tosco-emiliano, per poi salire sul carro dei vincitori (qualunque
essi fossero), e reclamare un bottino.
Ovviamente decisero per quest’ultima opzione.
Per “rimanere un anno intero in 1590 armati fino ai denti in
mezzo a centinaia di migliaia di tedeschi” e a due passi dal punto nevralgico e
decisivo della guerra più cruenta, dovettero ovviamente convincere i tedeschi
di non costituire alcun pericolo per le loro operazioni belliche….
E, non a caso, le rarissime vittime “rosse” di un anno di
“stazionamento” nel bel mezzo del campo di battaglia, furono solo i pochi
oppositori della linea del gruppo dirigente della brigata, come ad esempio uno
dei suoi fondatori storici, come accennato quel “Cagnone” che venne massacrato
a bastonate sulla corriera che lo portava in pianura ad arruolarsi nell’esercito
di Salò, schifato dai continui stupri ed assassinii nei confronti della gente
della sua terra… che è vero che li consideravano, ovviamente, come degli
sporchi traditori fuggiti dal fronte, però arrivare per questo a seppellirli
vivi con l’intera famiglia……..
Caso strano, dei “duri e puri” che volevano continuare a
cazzeggiare a spese altrui in mezzo ai tedeschi, nessuno morì mai……
Inoltre il fatto, storicamente accertato, che i 1590
briganti costrinsero con le armi gli abitanti della zona di Marzabotto ad
infischiarsene della doppia pagina del Carlino, il fatto che solo 9 di loro
morirono all’arrivo di un numero inferiore di tedeschi senza opporre
praticamente alcuna resistenza, il fatto che la precipitosa fuga venne
rallentata dalla necessità di portarsi dietro dei carretti stracolmi di
qualcosa di evidentemente molto più prezioso per la brigata rispetto alla vita
di 600 “compaesani”, e, non ultimo, il fatto che i tedeschi considerassero più
“negativamente interessanti” quattro contadini invece che 1590 partigiani
armati fino ai denti (tant’è che non li rincorsero praticamente per nulla)
alimenta il sospetto che da settant’anni rimane negli storici, ossia quello di
un ennesimo accordo tra nazisti e partigiani rossi per ottenere mille piccioni con
una sola fava senza troppi spargimenti di sangue tra “buoni alleati”.
E qualche testimone ipotizza che il capo-banda, il mitico
(per i compagni di merende) “Lupo”, venne “giustiziato” dal resto del vertice
della brigata, perché per un attimo, probabilmente vedendo durante la fuga
qualche suo parente trucidato dalle mitragliatrici tedesche, venne colto dal
sospetto che qualche carretto d’oro per la causa comunista non giustificasse
appieno quella loro fuga senza tentare nulla di nulla per 600 persone…..
Il problema dei tedeschi fu però che quattro carretti d’oro
potevano comprare facilmente 1590 traditori ubriaconi per velocizzare le
operazioni di sgombero di una cresta strategica, ma nulla potevano contro
l’avanzata del resto del mondo (tutti, a parte i bolognesi) verso la Gotica, e quando questa
cedette, anche i 1590 traditori stupratori che in un anno non avevano mai trovato
una sola bicicletta per coprire i pochissimi km che li separavano dagli Alleati,
istantaneamente trovarono mille mezzi di trasporto per essere i primi ad
entrare da “liberatori” a Bologna tra due ali di folla composte da migliaia di
fedelissimi strafascisti che 2 minuti prima avevano nascosto nell’armadio la
camicia nera per prendere fuori quella rossa…..
Tra i più veloci a precedere quelli che sulla Gotica c’erano
stati davvero, il nostro enzino biagi, seguito a ruota da alcuni di quelli che
fino al giorno prima cantavano tutti insieme faccetta nera, ma che da quel
giorno in poi, e fino sulla tomba dell’appena defunto enzo biagi, canteranno
bella ciao….