venerdì 5 ottobre 2012

No no, non tornerà mai più sopra i 15.... hpq wall street
100% liquidità
chiuse nvda
target 100% nvda 13,30
long 100k 13,26
target 100% nvda 13,30
long 100k nvda 13,28
target nvda 13,33
long 100k nvda 13,30
100% liquidità
chiuse nvda
target nvda 13,33
long 100k nvda 13,30
100% liquidità
chiuse nvda
target nvda 13,33
long 100k nvda 13,29
target nvda 13,36
long 100k nvda 13,33
Amundsen Scott Station


Amundsen Scotto webcam
les arcs 1950, tarentaise - vanoise- savoie
la flaine la flaine http://albert.mastertopforum.net/le-stagionali-zero-neve-nella-stagione-sciistica-quot-vt274.html
les diablerets - Gstaad
megeve mont d0arbois http://albert.mastertopforum.net/le-stagionali-zero-neve-nella-stagione-sciistica-quot-vt274.html
la rosiere montvalezan, pt st bernard la rosiere montvalezan, pt st bernard
la rosiere montvalezan, pt st bernard


la rosiere montvalezan, pt st bernard 2
valmorel, le lanchettes valmorel_lanchettes22
la fouly in val ferret, valais wallis vallese webcam_lafouly_thumb
les arcs 1950, tarentaise - vanoise- savoie arcs1950d2
Jungfraujoch, berner oberland


1329413077
les-arcs_arcabulle5
1141651293
100% liquidità
chiuse hpq

target hpq 14,80
long 100k hpq 14,76


Carissimo Sector51, quello che Lei dice è fondamentalmente, per grandi linee, corrispondente alla realtà.

Le fornisco però una versione un po’ più completa: nel Natale del 2001 il nostro ingegnere ha deciso di accettare la proposta di un gruppo di banche prevalentemente ticinesi, che avevano inaugurato una sorta di gestione patrimoniale “di gruppo” su Wall Street.

In realtà si trattava di una “società per azioni” di diritto svizzero, nella quale le azioni erano “quote di capitale da investire esclusivamente su Wall Street”.

La sostanziale differenza tra le due “entità” consisteva nel fatto che una gestione patrimoniale “tradizionale” doveva sottostare ad alcune (poche) regole di investimento un po’ “strette” dopo aver realizzato mille passaggi burocratici per la sua “creazione”, mentre una “società” doveva sottostare solo alle regole (qualunque) del proprio statuto, appositamente create più “larghe” per poter seguire la solita strategia, e in 24 ore era pronta “chiavi in mano”.

Alla fine del primo trimestre 2002, la “società” veniva certificata dal gruppo di banche con un +33% netto, ma mentre i soci andavano in processione a Lourdes, i gestori si accorgevano che, approfittando del 51% del capitale societario, il gruppo di banche aveva apportato alcune modifiche arbitrarie allo statuto e quindi all’organizzazione della gestione.

In particolare, una gestione che avrebbe dovuto essere “eternamente 100% in dollari”, era divenuta “100% in lire”, con il pretesto di “mettere al riparo” gli investimenti da un dollaro che, in quel periodo, era “troppo forte” rispetto alle altre valute, soprattutto quelle più deboli di fronte al passaggio all’euro.

Ma, nella realtà, ogni qualvolta veniva effettuato un acquisto, ad esempio, di titoli Intel, il capitale per l’acquisto veniva “preso in lire”, trasformato in franchi svizzeri, poi convertito in dollari….. e quando il target veniva raggiunto da Intel, il ricavato in dollari dalla vendita dei titoli veniva convertito prima in franchi svizzeri, poi in lire italiane e solo allora rientrava nella gestione….. dopo aver lasciato tutte le volte sul terreno migliaia di dollari di commissioni di conversione valuta……

Il possedere il 51% delle azioni permetteva al gruppo di banche di variare in un qualunque momento lo statuto societario e quindi l’organizzazione originaria, quindi nell’aprile 2002 l’ingegnere si dimetteva da gestore e il successivo 6 giugno si licenziava da qualunque incarico, e partiva la battaglia legale, che a distanza di 10 anni non è ancora giunta a termine (anche perché moltissimi azionisti hanno accettato dalle banche un rimborso simbolico per “chiuderla prima”).

Per questo motivo, pur rimanendo geniale l’idea della “banca tra amici”, libera da vincoli di qualunque genere e da pesanti intromissioni esterne, la sua realizzazione rimane ovviamente vincolata all’accettazione da parte di tutti gli azionisti di uno statuto “immodificabile” per non meno di un triennio, il ragionevole tempo necessario al conseguimento dei “risultati” ottenibili dalla strategia d’investimento (lo statuto, ossia le regole, devono essere immodificabili per 3 anni, non certo la possibilità di entrare ed uscire dalla società da parte di qualunque soggetto interno od esterno).

E purtroppo questa premessa crea sempre immediati malumori tra i potenziali partecipanti, minando subito alle basi ogni potenziale collaborazione.



Rimane ovviamente inteso che, ove in qualsiasi momento si trovino capitali sufficienti alla creazione della società/banca d’investimenti, e concordanza assoluta su uno statuto che non pregiudichi 3 anni di attività, la nostra collaborazione sarà sempre garantita al 100%.