lunedì 10 febbraio 2014



Hai ragione, pierrot, sono proprio io il più indicato a spiegare a te e agli altri mafiosi comunisti come hanno fatto nel referendum svizzero a vincere quelli a favore di un “giro di vite” nei confronti degli stranieri.

Sono entrati nei bar ed hanno raccontato una favola-horror impossibile, poi hanno sfidato gli increduli ad informarsi.

La “loro” favola-horror racconta di una regione Lazio in mano alla mafia comunista, che, al momento di inaugurare alcune nuove strutture, per intenderci “sanitario/ospedaliere”, ha assunto il personale infermieristico ovviamente non in base alla meritocrazia, o, almeno, alla cronologia delle liste d’attesa, ma, come sempre, in base solo alla mafia CGIL.

E così è potuto capitare l’impensabile, in un paese CIVILE come la Svizzera, ossia che una rumena che in quel momento non parlava bene l’italiano, che in quel momento non era nemmeno in possesso del diploma equipollente e che in quel momento era a tutti gli effetti una “extracomunitaria”, ha miracolosamente “scavalcato a piè pari” centinaia di “colleghe” italiane abitanti nella regione Lazio, ma che erano bersagliate dall’incredibile sfortuna di parlare l’italiano, di avere il titolo giusto per quel posto e di essere in lista d’attesa da secoli.

La rumena “ci ha preso talmente gusto” nel saltare continuamente le file di italiani sicura di avere le spalle coperte dai picciotti comunisti, che una mattina è entrata in un esercizio commerciale di una stazione e, davanti alle telecamere di sorveglianza, ha saltato anche la fila per l’acquisto di sigarette e biglietti dei mezzi pubblici…. Tanto i coglioni in fila prima di lei erano italiani, quindi….

Purtroppo per lei in quella fila c’era però un ultrà della Roma che non voleva perdere il treno nemmeno per una protetta dalla mafia, e che ha redarguito davanti alle telecamere il titolare dell’esercizio a “seguire l’ordine della fila” nel servire i propri clienti.

La rumena ha atteso fuori dal negozio l’oltraggioso italiano che aveva richiesto, orrore degli orrori, il rispetto delle regole, e, incurante delle mille telecamere, dei testimoni di passaggio e del gestore dell’edicola che la stava osservando, ha iniziato a tirare sberle, pugni e sputi in faccia all’ultrà della Roma, elencandogli contestualmente la totalità degli orifizi delle di lui madre e sorelle nei quali se la sarebbero spassata entro sera i fratelli e gli amici rumeni della protetta dalla mafia…..

Come dimostrano TUTTE le testimonianze, comprese quelle filmate, il santissimo ultrà romanista ha eroicamente resistito alle percosse, agli insulti personali e agli sputi, ma alle minacce nei confronti delle familiari ha tirato un pugno alla rumena scavalcafile, che, purtroppo, cadendo ha sbattuto la testa, perdendo la vita.

Finale della favola-horror: il “martire più santo di Padre Pio” è finito in galera, e quel mafioso del sindaco ha inaugurato una piazza alla scavalcafile protetta dalla mafia……..

Ora, un cittadino svizzero che si senta raccontare questa pazzesca favola-horror, si indigna già dopo 5 secondi alla “notizia” che in giro per il mondo possa esistere un paese di porci terroni così mafiosi da dare la precedenza in quell’assunzione ad una straniera (oltretutto, a quei tempi, extracomunitaria) “ultima arrivata”, “che non parla la lingua” e che non possiede nemmeno il titolo di studio “congruente”, poi scatta addirittura sulla sedia alla notizia che volesse scavalcare anche la fila al bar, poi si strappa le vesti alla notizia che al primo sputo in faccia la rumena non avesse istantaneamente raggiunto i suoi avi in cielo, per poi mettersi a vomitare fuori controllo alla notizia che quello che in Svizzera avrebbe ricevuto una medaglia per aver fatto rispettare regole e “valori”, è finito in carcere, e chi avrebbe dovuto appuntargli la medaglia al petto, ha invece inaugurato una piazza alla vergogna dell’umanità……

A quel punto, di fronte alla terribile minaccia “noi confiniamo con quei terroni mafiosi…. E se la malattia attaccasse?.....”, l’opinione pubblica elvetica si è spaccata in due: la minoranza ha reagito del tipo “da noi al 99% non potrà capitare una porcata del genere…. Una fucilata in mezzo agli occhi a tutte le autorità che hanno permesso tutto ciò, e tutto torna immediatamente alla civiltà…”

La maggioranza non si è fidata di questa prima “certezza”………