venerdì 31 gennaio 2014
giovedì 30 gennaio 2014
martedì 28 gennaio 2014
lunedì 27 gennaio 2014
Sarò più che telegrafico: alla fine del 1995 nella procura
di Roma ci sono numerosi pm che stanno chiedendo (carta canta) ai gp della
procura di procedere velocemente e pesantemente nei confronti di alcuni colleghi
milanesi (principalmente Di Pietro per il re delle tangenti Pierfrancesco
Pacini Battaglia) ed in quelli del Santo Padre Mortadella Primo (principalmente
per la TAV e le
privatizzazioni pilotate all’IRI) che sta per essere chiamato a guidare una
Santa Alleanza che salvi l’Italia intera da Satana Origine di Tutti i Mali.
Il “capo dei gip” romani, Renato Squillante, ne parla (carta
canta) preoccupato col numero uno della procura, Michele Coiro (Magistratura
Democratica….. fino ad allora…. Poi ne esce a gambe levate…. E
muore…………………………………….), il quale ne parla preoccupato (carta canta) al CSM, il
quale decide che alla riunione di metà marzo 1996 delibererà l’invio di un suo
007, Francesco Misiani, come “numero due” della procura delle banane per porre
fine alle loro scorribande delle mani (poco) pulite, che statisticamente hanno
portato i bananari a sbagliare clamorosamente il 78% dei propri teoremi
pensando di poter continuare a passarla liscia sempre e comunque senza se e
senza ma.
Il numero uno della procura delle banane, D’Ambrosio,
richiama allora Ilda Boccassini dall’esilio siciliano in cui lui stesso l’ha
inviata perché 3 anni prima ha osato aprir bocca sulla scomparsa di Falcone,
perché “una che viene da fuori e non ha mai partecipato alle scorribande che
stanno per portarci tutti dritto in galera, sarà più credibile di uno che ha
partecipato a tutte queste”.
Ilda La Rossa
si fa autorizzare da un gip amico (“civilista”………………………………………)
tutte le intercettazioni possibili ed immaginabili per 6
mesi nei confronti del “problema (grave)” Squillante, per 5 e mezzo non se ne
sa più nulla, poi, 5 minuti prima che scadano i termini per le proprie
intercettazioni, 5 minuti prima che il CSM deliberi l’invio a Milano
dell’angelo della morte Misiani, e 5 minuti prima che Satana se la giochi alla
pari con Papa Mortadella Primo alle politiche, il pm zerbino emette
un’ordinanza di arresto immediato contro “il problema grave” Squillante.
Nel documento leggiamo che il pm zerbino a suo tempo non
aveva alcun elemento per poter autorizzare 6 mesi di intercettazioni, a parte
un teorema da cocainomane della Boccassini non supportato da alcuna prova, e
che per oltre 5 mesi e mezzo di indagini serrate non è emerso alcunché.
Leggiamo poi che, ad un passo dall’inevitabile galera, il pm
zerbino e la sua dominatrice si sono rivolti a Padre Pio, che, impietosito
dalla tremenda fine che attende i suoi due devoti in fiduciosa preghiera, il
Santo Padre Mortadella Primo e gli angeli custodi della fede della procura
delle banane, “gli fa un miracolo tanasalvatutti” in extremis: non ci crederete
mai, ma PROPRIO due minuti prima dello tsunami, PROPRIO il capo dei gip che
stanno per arrestare i bananari milanesi e la mortadella, convoca PROPRIO lo
007 Misiani in un bar del centro di Roma, e confessa davanti a mille testimoni,
due dei quali sono PROPRIO due ispettori del clan dei milanesi (d’importazione),
che lui e tutti i gip che stanno per scatenare l’apocalisse sono a libro paga
PROPRIO di chi, secondo i sondaggi, sta per farsi la mortadella con tutti i
pantaloni………………………………………….
Mentre chiunque nell’universo conosciuto possegga anche solo
un unico neurone funzionante si sbellica dalle risate, arriva lo scoop numero
uno: il Corriere della Sera sta pubblicando ampi stralci della pubblica
confessione “tanasalvatutti” perché questa volta, miracolo dei miracoli (altro
che Padre Pio….), la procura delle banane ha finalmente una prova: i due
portaborse della Boccassini hanno registrato tutta la confessione su nastro…….
Visto che c’è un nastro tanasalvatutti, i mille procedimenti
giunti al capolinea a Roma vengono immediatamente congelati, lo 007 Misiani
viene trombato e il nanosatana perde per un soffio le elezioni.
Problema: Padre Pio viene preso da un raptus di onestà, e non
ci sta che tutti credano che il miracolo l’abbia fatto lui.
E qualche mese dopo telefona all’Espresso, e gli regala lo
scoop numero due, quello vero: il nastro non è mai esistito, poiché, miracolo
compiuto da San Gennaro e non da lui, il registratore ha registrato tutto fino
ad un nanosecondo (che, in quanto nano, è colpevole per definizione) prima
della confessione, poi si è rotto, poi è ripartito un nanosecondo dopo la fine
della confessione….. della confessione tanasalvatutti, assolutamente zero…..
E il gip zerbino e Paolo Mieli che kapzo hanno “ascoltato”,
“meditato”, “compulsato” e solo a quel punto “riportato fedelmente” chi sull’ordinanza
d’arresto, chi sul Corriere della Sera?
Solo una riga di coca.
Ora, dopo 18 anni di cagate di questo genere, la Boccassini è stata
inviata in assetto di guerra a togliere di mezzo Matteo Renzi.
L’Italia si divide in due: da una parte chi pensa che Renzi
sia il Berlusconi dei poveri, e che quindi si farà mettere ai domiciliari
perché una qualche responsabilità dovrà pure avercela anche lui nella scomparsa
dei dinosauri………
Dall’altra chi pensa che alle spalle di Renzi ci siano
comunisti marci quanto quelli alle spalle della Boccassini, quindi vediamo chi
sarà il primo dei due (ma millesimo dei rossi) ad essere suicidato giù da una
finestra……
venerdì 24 gennaio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
Carissimo andrea, ti ringraziamo tutti per essere riuscito
nella storica impresa di inserire nello stesso, breve discorso, le due
stronzate più amate dai regimi di (insignificante) minoranza: “le sentenze
vanno rispettate (sempre e comunque)” e “temiamo una deriva plebiscitaria (con
il nano, il grillo e il fiorentino)”.
Le recenti elezioni e successive primarie della sinistra,
hanno dimostrato che voi “cuperlini/comunisti duri e puri” rappresentate il 18%
di uno schieramento che ha preso il 29 virgola, ossia siete circa un 5% degli
italiani (meno del 4% considerando anche i non votanti), quindi, in un paese
democratico, il 95-96% della gente dovrebbe fare fatica a sapere che esistete,
eppure avete occupato militarmente la presidenza della repubblica, di camera e
senato, tutte le presidenze di tutte le commissioni parlamentari, tutti i
consigli di amministrazione di tutti i “colossi” (soprattutto banche) e tutte
le procure, in barba al 96% degli italiani.
Un 96% di italiani che non vota voi, ma quasi tutti il “trio
di duci fascisti”, non fa temere una “deriva plebiscitaria”, ma solo che
facciate schifo a tutti.
Non vi rimane quindi altra strada che telefonare alle
procure più bananare e comandare loro di costruire dal nulla e sul nulla qualche
processo ad (3) personam, poi a qualche capo redattore zerbino che la renda
vagamente, mediaticamente digeribile, sperando infine che chi si nutre sempre e
solo d’invidia, digerisca anche il capolinea di ogni democrazia, ossia “le
sentenze vanno rispettate”…..
P.S.: fate attenzione che nelle radio locali certi pericolosissimi
terroristi (……) che inneggiano da un lato al risveglio della natura del Vesuvio,
e dall’altro rispondono inneggiando al risveglio del Secchia (molto più
oltraggiosi di un TraRaglio che inneggia alla morte del nano…..), stanno
ovviamente trovando un’unità di intenti nell’essere pronti a non fare la fine
del nano più coglione del mondo….. e quelli hanno un altro vangelo al posto
delle VOSTRE sentenze….
mercoledì 22 gennaio 2014
martedì 21 gennaio 2014
Carissimo Piero, effettivamente non siamo stati chiari a
sufficienza, quindi tento di esserlo con un esempio: quando eravamo molto, ma
molto giovani, in una delle nostre trasferte con la Fossa dei Leoni, usciti a
fine partita ci ritrovammo inaspettatamente sotto una fitta sassaiola, ma non
“ciotolini presi a caso”, bensì “roba grossa preparata ad arte” (e noi ce ne
intendevamo).
Poiché nel frattempo erano arrivati in loco polizia e
carabinieri, abbiamo atteso di constatare la loro reazione, poi, quando abbiamo
visto che “il capo branco” degli sbirri stava dando l’ok a quello degli
“ultras” avversari per continuare, garantendogli che non sarebbero stati
disturbati dalle forze del disordine, abbiamo raccolto i sassi e abbiamo
“restituito con gli interessi”.
Quando gli autori dell’agguato hanno iniziato a cadere come
birilli, il capo degli “ultras” avversari, sapendo che in un “corpo a corpo” a
quei tempi non ne sarebbero usciti con “solo” 4 sassate in faccia, è andato dal
capo delle “forze del disordine”, pretendendo da lui di salvare loro
“caricando” noi.
Purtroppo gli ha dato retta, cosa che a quei tempi non
potevi assolutamente fare con 700 “leoni” se non avevi in tasca armi di
distruzione di massa…..
La domenica successiva il prefetto di quella città pretese
da quello di Bologna una collaborazione per entrare al palazzo dello sport di
piazza azzarita e “prelevare” con la forza un bel po’ di “terroristi” da
portare in galera e poi a processo e sicura “pena esemplare” (anche allora le
toghe erano pilotate, se non altro allora non erano solo “rosse”).
Prelievo “a caso”, poiché era la fine degli anni ’70, e le
“telecamere di sorveglianza” erano una rarità, quindi non vi sarebbe stata
alcuna certezza che i “prelevati con la forza” avrebbero coinciso con quelli partiti
da Bologna la domenica precedente.
Un po’ per questo motivo, un po’ perché il sottoscritto non è
mancato ad una partita “in casa” per 10 anni senza mai vedere una “carica della
polizia” perché “ci si conosceva tutti di persona”, quindi ciascuno sapeva dove
abitava l’altro (……..), i due prefetti trovarono solo un minimo di accordo, che
si dissolse come neve al sole quando mezzo palazzo dello sport, al ritmo di una
notissima ballata russa, intonò un “caricate…. O no….. caricate sì o no?”
compattandosi con ciascuno un oggetto contundente in mano…….
Tutto finì liscio anche perché in extremis fece un “comizio”
il compianto Croci, praticamente colui che teneva i contatti tra la società e la Fossa, inizialmente convinto
pure lui (perché assente alla trasferta) che fossimo stati un po’ “pesanti” in
quella situazione.
Ma quando gli spiegarono che ci avevano teso un agguato, ci
avevano preso a sassate sotto lo sguardo divertito di forze del disordine
compiacenti, che poi avevano “caricato” per ordine del capo-ultras avversario
solo per salvare gli aggressori e per “dare una lezione” alle vittime, e che il
tutto era avvenuto in luogo lontano da qualunque telecamera in grado di
dimostrare questa realtà delle cose, il mitico Croci, chiedendo scusa a tutti,
se ne andò sbuffando “un mondo di cani bastardi e rabbiosi, non potevamo fare
altro…. Cosa fai, ti fai arrestare dagli aggressori per poi finire in galera al
posto loro perché il magistrato è mafioso?....... con una condanna confezionata
a tavolino?....... caricate…. O no….. caricate sì o no?”.
Cosa può quindi attendersi uno che ha passato gli anni della
propria “formazione” in un ambiente stile “questa è Sparta” in cui “chi ha
ragione” è disposto a farla valere a costo della galera (solo perché la mafia è
molto forte…….. e, se gli avversari si fanno meno canne e quindi mirano meglio
nella sassaiola, forse a costo della vita…..), e che oggi vede un
plurimiliardario (in euro) che si fa tirare le uova da quattro mentecatti
ritardati mentali (e pure finocchi), di fronte a forze del disordine
compiacenti e divertite, dalle quali verrà a breve arrestato grazie ad
un’orchestrazione del solito magistrato mafioso che si fa dettare l’agenda
giudiziaria da quella politica di una sinistra storicamente trombata dalla
storia e dai seggi?
Questo qualcuno si attende che, se un nano non ha stuprato
Ruby e non l’ha costretta con la forza il giorno dopo a prostituirsi con tutta
la squadra dell’Inter e del Milan e con tutte le redazioni Mediaset e con tutti
i giornalisti dello spettacolo dell’universo conosciuto, per poi entrare in un
commissariato e convincere con un tumultuoso 69 lesbo la locale commissaria a
sbugiardare la pm senz’oca, al prossimo incontro con Renzi ci vada con una
Fossa dei Leoni che raccoglie tutti i sassi e li restituisca al mittente con
migliore mira, che riempia la piazza dei denti dei “tutori dell’ordine” (così i
sorrisetti compiaciuti li rifanno solo dopo 6 mesi di dentista), e che, entrati
cantando nelle nuove botteghe (comunque sempre oscure), si compatti con
ciascuno un oggetto contundente in mano inneggiando “caricate…. O no…..
caricate sì o no?”
Non hai più nemmeno tu la Fossa dei Leoni?
Tu puoi comprartene 10, 100, 1000.
Se invece stai lì a prenderti le uova in faccia aspettando
che quattro mafiosi ti arrestino, allora evidentemente una volta tanto
(miracolo) hanno ragione loro.
Quindi è giusto che tu finisca in galera.
lunedì 20 gennaio 2014
..... 3 metri ovunque........
Sils Maria di Tobia Scandolara Photographer, su Flickr
Alba sullo Spluga di Tobia Scandolara Photographer, su Flickr
Bernina di Tobia Scandolara Photographer, su Flickr
Vedi, Perty, se tu leggessi anche altre pagine del tuo
adorato braccio armato online, scopriresti che anche i comunisti duri e puri di
wiki ammettono che il 25 luglio 1943, giorno della caduta del fascismo, i
“partigiani antifascisti combattenti” erano circa 400 in tutto lo stivale, una
buona fetta dei quali rifugiatisi sulle impervie montagne abruzzesi in attesa
della progressiva “svolta”.
La “svolta” era la progressiva risalita degli americani
lungo lo stivale: man mano che questi spazzavano via (lentamente) i tedeschi,
solo allora qualche coglione lungimirante si inventò “partigiano” per farsi
dare da mangiare da quelli che, fino a un minuto prima di entrare nella sua
città, chiamava, insieme a tutti gli altri, “sporchi invasori pagati dagli
ebrei di m****”, un poetico giro di parole inaugurato sulle pagine del Resto
del Carlino di Bologna dal mitico Enzo Biagi, una delle punte di diamante del
giornalismo nazifascista italiano fino al giugno del ’44, ossia, anche qui,
come nel resto dello stivale, fino a quando anche sulle colline bolognesi oltre
alle vespa special iniziarono a vedersi le stars and stripes.
In Emilia Romagna, a questo fenomeno di eroico opportunismo
dell’ultimo minuto, si aggiunse anche quello del penultimo, ossia il rientro in
patria di TRADITORI dell’esercito fascista dai vari fronti per i quali erano poco
prima partiti festanti per spezzare le reni a qualcuno, che invece lo mise nel
cubo a loro.
Rientrati in Italia nel ’44 lasciando i propri commilitoni a
morire da soli, pensavano che nello stivale ancora libero dall’invasore
americano “contassero” ancora moltissimo i loro protettori fascistoni italici
opportunisti, e che quindi al rientro ai loro comandi d’origine sarebbero stati
trattati come “i furbi”, e invece purtroppo per loro “contavano” molto di più i
nazi, quindi da buoni traditori trovarono ad attenderli solo corda e sapone.
Scapparono allora sui monti (perché di andare a combattere
sulla parte giusta della Gotica non se ne parlava neanche…..), dove ammazzarono
il tempo a depredare gli agricoltori locali e a stuprarne mogli e figlie, in
attesa di vedere se sulla cresta “vincevano” i “buoni” o i “cattivi” (che fino
all’aprile ’45 erano a ruoli invertiti a quelli oggi noti).
Scesero poi a valle ovviamente solo quando l’ultima camionetta
tedesca sparì all’orizzonte, facendo ben attenzione di prendere fuori dallo
zaino l’inattesa bandiera a stelle e strisce e non quella con la svastica che
da mesi preparavano.
E così, miracolo di opportunismo italiano, nonostante alla
caduta del fascismo fossero solo 400 i “partigiani combattenti” su 40 milioni
di abitanti dello stivale (uno su 100.000………………), una costituzione scritta da
traditori che ancora oggi contendono agli USA in Vietnam il record di
“abbandonati per sempre in suolo straniero” in Russia, sancisce che l’italietta
è fondata un po’ su un lavoro che non c’è, un po’ sull’antifascismo che non c’è
mai stato.
Però occorreva inventarselo in fretta e furia, altrimenti
gli ammarracani mica ci pagavano la ricostruzione…….
E così nacque il vero “miracolo italiano del dopoguerra”: le
regioni che dal 28 ottobre del 1922 alla fine della guerra erano state più
fedeli al duce (la loro luce), istantaneamente cambiarono maglia e votarono
comunista nelle stesse percentuali bulgare, e così ci assicurammo ancora una
volta la pagnotta gratis.
Perché conveniva a tutti.
Conveniva agli americani perché “tenevano un cuscinetto”
alle porte di Tito (quindi di Stalin), conveniva a tutti noi perché ci pagavano
gli altri la rinascita…. Quindi checcenefregava se quel pirla che adesso ci
stava facendo il comizio PCI, qualche mese prima ce lo faceva per lo zio
adolph?
Il problema “rosso” attuale è che nel nuovo millennio stanno
(finalmente) scomparendo tutti coloro che hanno vissuto in prima persona questo
inganno pluridecennale, e con loro sta lentamente morendo il terrore che
qualcuno ti entri in casa per ricordarti che non eri l’uno su 100.000 di quando
morì il fascismo….. quindi sta morendo la necessità stessa di un partito
comunista “che faccia dimenticare” i 99.999 con viaggi-premio al muro di
berlino “che ci sta salvando dalla seconda invasione americana (che ci prude
ancora tanto la prima)”………..
La “resistenza” attuale dell’area Cuperlo ha a che vedere
con “gli italiani” esattamente come la “resistenza” del ’45, ossia è ancora una
volta solo un disperato, estremo tentativo di una minoranza trombata dalla
storia e dai seggi di mantenere qualche poltrona riciclandosi.
Ma i numeri dicono che un PCI che “stava sempre molto sopra
il 30% da solo”, e che per anni si è prostrato ossequioso ai piedi di Bettino
nelle giunte rosse locali sperando di farne una anche a Roma, oggi non arriva
al 30% nonostante “di comunista” siano rimasti solo quelli dell’area-Cuperlo,
ossia una specie in estinzione che alle ultime primarie ha raggranellato a
fatica il 18% di tutta la sinistra.... tutto il resto è camaleontica colonizzazione
democristiano-socialista………….
E il fatto che i media di regime continuino ad insultare
(continuamente e pariteticamente) Berlusconi, Grillo e Renzi, ossia coloro che
rappresentano più del 90% dell’elettorato, è il segno più evidente che per i
camaleonti mille volte riciclati il gomitolo è finito…….
giovedì 16 gennaio 2014
Tenterò di essere più chiaro: se un cittadino svizzero
questa notte investe in auto “una persona” a Zurigo, al 100% si ferma, chiama i
soccorsi, e partecipa in qualunque modo alla esatta ricostruzione dei fatti,
pronto a rispettare i diritti ed i doveri di tutti, compresi i propri.
Se lo stesso cittadino svizzero domani notte investe in auto
“una persona” a Bologna, spegne i fari e si dilegua in un lampo.
Perché, indipendentemente “dai diritti e doveri di tutti”,
in Italia, per questioni di “moda”, lui come autista diventa immediatamente ed
automaticamente “pirata della strada” e la persona investita diventa
ineluttabilmente “vittima di un carnefice”, in entrambi i casi
indipendentemente dalla reale dinamica dei fatti.
Poi perché in Italia, se ti fermi e ti accorgi che la
persona investita è “femmina”, sai che, per questioni di “moda”, sarà mille
volte peggio “che se era un uomo”…….
Poi perché in Italia, se ti fermi e ti accorgi che la
persona investita, oltre che “femmina” è anche “abbronzata”, sai che, per
questioni di “moda”, sarà mille volte peggio “che se era un uomo, per di più
pallido”…….
Poi perché in Italia, se ti fermi e ti accorgi che la
persona investita, oltre che “femmina ed abbronzata”, è anche “gay”, sai che,
per questioni di “moda”, sarà mille volte peggio “che se era un uomo, per di
più pallido, vergognosamente normale”…….
Poi perché in Italia, se ti fermi e ti accorgi che la
persona investita, oltre che “femmina, abbronzata e gay”, è anche musulmana,
sai che, per questioni di “moda”, sarà mille volte peggio “che se era un uomo,
per di più pallido, vergognosamente normale, addirittura crociato”…….
Poi perché in Italia, se ti fermi e ti accorgi che la
persona investita era “femmina, abbronzata, gay e musulmana” e tu l’hai stirata
con un SUV, sai che, per questioni di “moda”, sarà mille volte peggio “che se
era un uomo, pallido, vergognosamente normale, crociato e tu l’avevi steso con
una Panda”……. E a quel punto sai che, di fronte a “tante e tali evidenze”
nessuno indagherà mai sulla reale dinamica dei fatti, perché hanno già un
colpevole perfetto, un uomo ricco col SUV, quindi berlusconiano, che tornava
ubriaco da una trombata con la figlia di Ruby (quindi minorenne) e che stava
andando a fischiare la Kyenge
alle case popolari prima di andare ad invadere l’Iraq per farsi il pieno al SUV……
E se una telecamera di sorveglianza dimostrerà che avevi al
100% ragione tu, contro di lei una nevrastenica sistematicamente evitata dai
cetrioli istruirà un secondo procedimento per chiederne l’incriminazione per
falsa testimonianza…. E vedrai che dopo 10 anni di jack infilati nella presa
sbagliata in carcere, a quella svergognata le passa la voglia di registrare
quello che pare a lei……………..
mercoledì 15 gennaio 2014
martedì 14 gennaio 2014
lunedì 13 gennaio 2014
Altra risposta “multipla”: la maggioranza bulgara degli
obiettivi (ed “accessori” interni ed esterni al corpo macchina) recentemente in
circolazione, sono stati progettati “pensando alle vecchie reflex 35mm”, era
quindi scontato che, almeno inizialmente, anche le nuove “macchine digitali” si
uniformassero a quella sorta di “standard”.
Per “copiare tale e quale” una reflex 35mm, il passo
“scontato” era per i progettisti quindi mantenere le stesse proporzioni nel
sensore digitale (e “dintorni strutturali”) rispetto alle vecchie “analogiche”,
ossia creare quel sistema che conosciamo come “full-frame digitale”.
Ma, per ora, un sensore così “grande” costa un’esagerazione
e “occupa molto spazio”, con conseguente “peso”, quindi è alla portata di
fotografi ricchi e palestrati (dopo tanti anni di “nuove tecnologie”, non si
riesce ancora a produrre una buona “full frame” che costi meno di 2.000 euro
“solo corpo”, e che possa essere trasportata e utilizzata con “comodità”…… per
cui viene spesso “lasciata a casa” a favore di una “scadente” seconda scelta
“da taschino”…. Magari anche solo, sigh, un i-phone…………………………..).
Se si voleva rendere “universale” l’utilizzo del digitale,
occorreva quindi ridurre “spazi” e “pesi” (quindi “costi”), soluzione
praticabile solo nei limiti della “sensibilità tecnologica” del sensore, che
più si “restringe” e “peggio lavora” (a parità di tecnologia di
costruzione/produzione utilizzata).
E così è emerso un secondo “standard”, conosciuto come
“aps-c”, sufficientemente “ridotto” nell’ingombro e nei costi da rendere
avvicinabile la fotografia digitale a quasi tutto il potenziale pubblico
amatoriale, senza però rinunciare a “troppa qualità”.
Ma nemmeno questo standard ha avuto il successo sperato, secondo
gli “esperti di marketing” a causa dell’ancora eccessiva “monumentalità” degli
oggetti finali, e alla contemporanea non-schiacciante supremazia qualitativa
rispetto ad altri “concorrenti” di nuova generazione, come i “telefonini”, la
cui doppia funzionalità gioca un ruolo determinante nella “visione” che il
grande pubblico ha dei “costi” e della “portabilità” dei due oggetti.
A questo punto dell’evoluzione della fotografia digitale, quindi,
i “colossi” del mondo industriale fotografico hanno iniziato ad intraprendere
differenti “strade evolutive” alla caccia del miglior compromesso
“miniaturizzazione/qualità superiore ai telefonini”: l’introduzione della
tecnologia “CMOS retroilluminata” nei sensori, ha portato alla costruzione di
“oggetti” addirittura “da taschino”, ma contemporaneamente dotati di buona
parte delle “meraviglie” di una “reflex monumentale” e di una qualità al di
fuori della portata degli i-phone, garantendo “prospettive di vita” ad un
settore che sembrava sempre più in crisi.
Ora che con le fotocamere genericamente conosciute come
“mirrorless”, il pubblico può avere nel taschino qualcosa di spesso più
piccolo, “comodo” e “performante” di un i-phone5, la sfida per il futuro è
quella di rendere questi “oggettini” il più “inavvicinabili” possibile per
Apple sia dal punto di vista delle “meraviglie” ereditate dalle “monumentali
reflex”, sia e soprattutto da quello della “qualità”, sperando che lo “scopo
fotografico” delle nuove generazioni non si fermi al postare su Facebook una
640x480 del pirla ubriaco di turno……..
Con questa “prospettiva futura”, sembra che dalla
collaborazione dei due colossi Panasonic e Fuji sia nato in laboratorio un
fenomenale prototipo di “sensore organico” studiato appositamente per “starci
bene” (soprattutto dimensionalmente) in un oggetto “da taschino” come le suddette
“mirrorless” progettate e commercializzate (discretamente) dai due colossi.
Tale prototipo utilizzerebbe un substrato organico
realizzato in posizione intermedia tra il CMOS “tradizionale (ma “più stretto”)
e la “fonte di luce esterna”, una “trovata” rivoluzionaria che, si dice,
garantirebbe ad un “piccolissimo sensore da mirrorless” di “ridicolizzare (e anche
di più)” sia in banda dinamica, sia in “rumore recuperato agli alti ISO”,
l’attuale migliore sensore full frame esistente sul mercato, quello della Nikon
D800…………………. Anni luce dall’i-phone5……….
La concorrenza ribatte che si tratta di vedere “quanta acqua
passa sotto i ponti” tra un “sensore prototipo sperimentale” prodotto singolarmente
in laboratorio, e quello “finale” prodotto su larga scala, ma è evidente che il
futuro ha preso definitivamente la direzione di un utilizzo come fermacarte
delle attuali migliori reflex full-frame.
Risposta “multipla” per tutti gli interessati: nei test sui
sensori, i due parametri più importanti sono il “lanscape/dinamic range” e lo
“sport/lowLight ISO”.
Il primo, che in italiano tradurremmo in “gamma dinamica”,
potrebbe essere “descritto” come la gamma, l’intervallo di “diverse sfumature”
che il sensore in esame è in grado di rilevare/registrare (e trasmettere alla
CPU per l’elaborazione) tra il “bianco assoluto/puro” ed il “nero
assoluto/puro”, che sono ovviamente gli estremi di rilevamento.
Il secondo è più difficile da “tradurre in parole”, ma
probabilmente più “facile” da intuire: è stata stabilità una soglia di “rumore/disturbo”
conseguente all’esasperazione della sensibilità imposta dall’utente/fotografo
al sensore (gli “ISO”), il parametro in questione ci dice “a quanti ISO ci
arriva” il nostro sensore.
Ossia, i sensori meno performanti nei confronti della
“sensibilità”, ossia alle “basse luci/alti tempi di scatto”, raggiungono il
suddetto “punto critico” (oltre il quale la qualità della foto decade
rapidamente) a “pochi ISO” (intorno ai 200 per le “normali compatte”), i
migliori sensori full frame (tutti Nikon, ma spesso progettati per lei dalla
Sony, come quello della D800) lo raggiungono intorno ai 3000 ISO.
sabato 11 gennaio 2014
Punto terzo: sono partiti gli scongiuri in tutte le lingue e
per tutte le “religioni” sui prossimi “casi”, il bersaglio più “gettonato” del
momento dalla magistratura democratica è silvio-GOOG, il titolo che, secondo
tutti tranne noi, “non potrà mai scendere” al di sotto dell’attuale “fascia”
compresa tra i 1130 e i 1140$, ma che evidentemente prima o poi lo farà….
Eccome….. Anche se la sua attuale pole-position nel terrore dei mentecatti è
totalmente (percentualmente) immeritata…….
Punto secondo: il polverone è stato alzato sul caso-NFLX,
ossia su un “misero” -15% in 15gg, solo per tentare di coprire il caso TSLA, un
-40% in meno di due mesi che ha risollevato in extremis (fine novembre) il
bilancio 2013 di un paio di importanti gestioni straniere, che hanno
ufficiosamente (ovvio) dichiarato di “tirare al risparmio” sui gestori anche
per il 2014, “tanto in extremis qualche fuoriclasse della matematica che ci
salva dal baratro A COSTO ZERO lo possiamo sempre trovare……”
Il “concetto” espresso a proposito di NFLX è, come sempre, a
prova di cretino: punto primo, ci sono mentecatti, sicuramente comunisti, che
hanno ancora in portafoglio titoli del “boom Hi-Tech” del 1999, ossia da 15
ANNI, e “si strappano le vesti” perché sono passati “15 GIORNI d’inferno” tra
l’apertura (380$ circa) e la chiusura (340$ circa) dell’operazione su NFLX…..
“sicuramente comunisti”, perché solo gentaglia di quel genere può festeggiare
la condanna per evasione fiscale di un nano rimbambito proprio mentre
contemporaneamente stanno commettendo evasione fiscale in fila alla cassa della
festa nazionale de l’unità……………… e il tutto, oltrepiù, davanti a telecamere svizzere…………
e agli inviati “ufficiali” del blog del nazista ricciolone genovese…….
Difficile, come sempre, intuire il sottile confine tra imbecillità e copertura
mafiosa……….
giovedì 9 gennaio 2014
Carissimi tutti (per democrazia)
che avete scritto, qualunque sia il vostro “modo di vedere le cose”, avete
tutti ricevuto (altrimenti non saremmo qui a parlarne) attraverso mille canali,
decine di “consigli/segnali” per shortare “tutte le NFLX che potevate”, con
price compreso tra un minimo di 377,90 del primo “impulso” del 19 dicembre, ed
un massimo di 380$ toccati sia il successivo 23, sia il 24 dicembre.
Martedì scorso, 7 gennaio, qualunque
fosse il vostro “canale di ascolto”, avete tutti ricevuto il segnale di
“chiusura dell’operazione” quando NFLX è sceso, ed rimasto abbastanza a lungo,
sotto i 340$, con un gain che in ogni caso rimaneva quindi compreso tra i 38 e
i 41$ per azione.
La maggioranza bulgara di voi,
pur continuando a ridicolizzare tale “segnale short” per tutta la durata
dell’operazione, ha costantemente affermato per tutto il periodo in questione,
di poter potenzialmente shortare, anche in considerazione delle “leve” elevate
che tutti gli interlocutori finanziari riconoscono su un titolo di questo
“spessore”, “almeno mille” NFLX, mediamente intorno alle 4000.
In altre parole, nel vostro
portafogli vi era la “liquidità” disponibile per guadagnare da un minimo di
40.000 ad una “media” di 160.000 dollari nel solo periodo delle “feste”, ma pare
che quasi nessuno di voi abbia potuto beneficiarne perché troppo impegnato a
“fare gli auguri ad amici e parenti” o a sciare, o, ancora peggio, a “dare
ascolto” a quel ladro del vostro “amico della banca”.
Di “auguri” ne avete più bisogno
voi……
martedì 7 gennaio 2014
lunedì 6 gennaio 2014
giovedì 2 gennaio 2014
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