venerdì 26 ottobre 2012

Caro Wilhelm, attualmente la "Sacra Bibbia" della psichiatria si chiama "DSM IV R" (quarta "edizione" e "Revisionata") che insegna ai professionisti del settore a riconoscere, appunto, le "malattie della testa". 

Alla stesura della versione "V", che uscirà nel maggio 2013 (se la maggioranza bulgara sopprimerà nel frattempo la minoranza irrisoria dei "gay è normale"), sta attivamente collaborando da anni anche un dei nostri migliori amici ed investitori, che qualche sera fa, ad un raduno di scienziati di vari settori, ci ha deliziato con qualche divertentissima "chicca". 

Ad esempio, ci ha illustrato gli ultimi passi ottenuti dai nuovi test "calibrati" del suo studio sulla composizione dei partecipanti alle Feste de l'Unità. 

Secondo il consenso unanime dei presenti, a tali feste partecipano 3 categorie di persone, i ritardati mentali, gli ignoranti per scelta di vita e gli approfittatori. 

Tecnicamente, secondo il DSM IV R, similmente all'IDC10 nuova versione, il ritardo mentale viene misurato come "distanza dal QI minimo", quindi il vero problema è come andare a misurare tale quoziente intellettivo. 

 Non esistendo, per la disperazione degli ingegneri e matematici presenti, un "metodo diretto-fisico di misura", purtroppo il QI va misurato "di riflesso" come conseguenza di "domande" opportunamente-scientificamente scelte. 

Alla richiesta di un esempio pratico, il noto scienziato del settore ha risposto che una domanda "efficacie e scientificamente corretta" è quella che alcuni paesi africani hanno inserito nei propri test di assunzione per spazzini col duplice obiettivo di evitare di incorrere in ritardati mentali, potenzialmente pericolosi per la comunità, e per individuare questi ultimi per aiutarli da qualunque punto di vista, ma in altro modo. 

Ossia, se il 100% dei gommoni scappa da Cuba per andare in Florida, questo vuol dire che si sta meglio a Cuba o in Florida? 

Chi risponde Cuba è ovviamente un ritardato mentale e va aiutato sia psichiatricamente sia farmacologicamente, chi risponde Florida può proseguire nel test. 

Al termine dell'immediato, scrosciante applauso spontaneamente scaturito dalla numerosa platea, il "famoso" relatore ha proseguito con la seguente considerazione: quali sono i diritti ed i doveri di chi risponde Cuba? 

E quali quelli del legislatore per preservare i diritti anche di quella larga maggioranza che potrebbe venir danneggiata, direttamente o indirettamente, dagli effetti di tale QI così basso di una minoranza?

Ossia, vista da un'altra prospettiva, una comunità civile progressivamente sempre più avanzata, fino a quale punto potrà permettersi di "trattare da persone normali" quelli che rispondono Cuba? 

Fino a quale punto potrà far finta di ritenere "giusto" che chi risponde Cuba possa non solo possedere lo stesso diritto di voto di chi risponde Florida, ma, addirittura, lo stesso diritto a partecipare alla vita "istituzionale" del proprio Paese, prendendo magari decisioni fondamentali per l’intera collettività? 

Vista da un'altra prospettiva ancora, questa volta, visto il relatore, più "medico-scientifica", fino a che punto, in nome di un "principio di uguaglianza" privo di qualunque fondamento scientifico (ma anche naturale), potremo permetterci, ad esempio, di continuare a creare chirurghi affetti da grave ritardo mentale in stile Grace Anatomy, mettendo conseguentemente (e consapevolmente) a grave rischio la salute di tutti i pazienti della stessa comunità (per poi pagare milioni di euro per una pubblicità di m**** che ipnotizzi le masse)? 

Perchè, come ci ha nel tempo più volte illustrato il famoso scienziato, il ritardo mentale va sì definito su un QI molto basso, ma l'individuazione di tale QI va raggiunta attraverso domande scientifiche volte anche all'individuazione dell'esistenza di patologie in grado di "perturbare" l'equilibrio psico-fisico del soggetto portandolo a reazioni anomale e potenzialmente pericolose per se stessi e "il prossimo"(="la comunità"). 

Un chirurgo stile Grace Anatomy, pur essendo “di guardia”, ossia potenzialmente “in sala operatoria 30 secondi dopo” con le mani e il bisturi negli organi di un povero malato, prima si ubriaca per trovare il coraggio di sbattersi l’infermiera mignotta nello stanzino delle scope, poi si fa una canna per dimenticarsi che all’infermiera non è piaciuto un granchè, e se la canna non è sufficiente a dimenticarsi della delusione dell’infermiera, diventa gay…….. 

Anche se tutte le statistiche reali dicono che il QI di un chirurgo di questo genere risulterà estremamente sottomedia anche nella sua componente “intelligenza in senso puro” (=”come risolve certe cose sulla settimana enigmistica”) e che quindi “se è lì a fare il chirurgo, è solo perché evidentemente la direttrice sanitaria non era d’accordo con l’infermiera”, la componente patologica “pericolose (per tutti) perturbazioni dell’equilibrio psico-fisico” del QI è evidentemente di per sé già sufficiente ad impedirgli di avere qualunque accesso ad una posizione/attività dalle potenziali conseguenze così “importanti” per il prossimo. 

Perché è evidentemente patologico un soggetto che, pur essendo perfettamente consapevole di essere secondo per secondo ad un passo da una sala operatoria dove con un bisturi deciderà della vita (e della sua qualità futura) di un povero disgraziato, riesca a farsi anche solo sfiorare dall’impercettibile sospetto sia realizzabile una sbronza a suon di whisky (di marca)…… solo un patologico (grave), nelle stesse condizioni “operative” di cui sopra, potrebbe essere sfiorato dal solo pensiero di ingropparsi un’infermiera o una collega in uno stanzino e un minuto dopo essere tranquillo con un bisturi in mano ad aprire organi vari…… per poi “sentirsi improvvisamente dell’altro sesso” (……..) se quello giusto non ti ha degnato di uno sguardo alla macchinetta del caffè…………… 


Il che ci riporta al medesimo concetto di prima: in perfetto stile svizzero, “fino a quando nessuno potenzialmente ci rimette”, una collettività può anche permettersi di “far finta di niente” di fronte alle paranoie di uno psicopatico qualunque che si fa di whisky e di droghe più o meno leggere per ingropparsi un/una (dipende dalla macchinetta del caffè) collega nello stanzino delle scope. 

Ma se il patologico (grave) 30 secondi dopo ha in mano un bisturi o qualunque altra “arma”, voto compreso, potenzialmente in grado di nuocere alla collettività ove usato “da malato”, il patologico, come tutti i patologici, va contemporaneamente da un lato privato della possibilità di nuocere al prossimo, dall’altro adeguatamente curato per il bene proprio e della collettività. 

Il che ci riporta alle feste de l’unità: chi risponde Cuba in quel recinto è “psichiatricamente malato” come chiunque altro risponda Cuba in qualunque altro angolo del mondo, quindi una civiltà evoluta deve, si spera solo temporaneamente, sia impedirgli di nuocere direttamente o indirettamente al prossimo con decisioni dettate esclusivamente dal proprio handicap, sia curarlo con le migliori terapie in quel momento esistenti. 



Ma alle feste de l’unità esiste solo il “classico” ritardato mentale incapace di collegare i ragionamenti più semplici? 

No, è la categoria di assoluta maggioranza, ma non l’unica: esiste anche una seconda categoria, quella degli ignoranti per scelta, costituita da coloro il cui QI sarebbe potenzialmente in grado di riconoscere che se il 100% dei gommoni va da Cuba alla Florida, è perché si sta meglio in Florida che a Cuba, ma che hanno però deciso di mettere la testa sotto la sabbia per il terrore che informarsi e ragionare possa “rovinare” definitivamente la loro vita, resa molto “semplice” proprio da questo rifiuto totale alla comprensione. 

La terza categoria è quella degli approfittatori, numericamente insignificante ma in effetti dominante: costoro posseggono quel QI minimo in grado di decidere di costruirsi nel tempo una pensione dorata in Florida anziché a Cuba, e la forza/cattiveria di togliere la testa dalla sabbia per complicarsi la vita oggi, ma semplificarsela “più avanti” approfittando nel tempo dei ritardati mentali e degli struzzi. 

E nessuna delle categorie possiede alcuna possibilità di recupero. 







Io aggiungerei una quarta categoria, gli “esterni”, che in Italia hanno storicamente 2 figure dominanti, il papa e il silvio: entrambi approfittano del fatto che a nessuno convenga tentare di cambiare la situazione, quindi “non fanno mai nulla” e sprofondano sempre di più sulla loro sedia, consapevoli che la repulsione generale verso le altre 3 categorie consentirà loro di conservarla ancora a lungo.
versione "soft":   http://albert.mastertopforum.net/blog-del-terrore-versione-light-vt208.html
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