sabato 10 novembre 2012

Carissimo Mark di Verbania, continuando il discorso dov’era là dove siamo stati per millesima volta bannati dai mentecatti con la coda di paglia, qualunque esperto del settore potrà spiegarti molto meglio di me perché Enrico Mentana non riesce proprio a prendere la patente, e quindi perché uno come lui, senza una esemplare militanza antiberlusconiana, sarebbe già in cura da un pezzo con ben altri psicofarmaci degli attuali. Ma poiché per tutte le persone normali le idee valgono molto più delle persone che le esternano, il punto centrale della discussione rimane sempre lo stesso: non è solo il ricciolino militante a non riuscire a “collegare” di aver detto 5 minuti prima che “la forza di Obama sarà poter risolvere tutto istantaneamente emettendo moneta = svalutazione” e 5 minuti dopo “il fallimento dell’italia e dell’europa sarebbe essere costretti ad emettere moneta”, è la quasi totalità del popolo (bue) italiano a “non collegare”. L’italia possiede complessivamente un insieme di “garanzie” (oro, beni mobiliari ed immobiliari, ecc.) proporzionalmente, decisamente superiore agli USA (e pure alla Germania), quindi potrebbe uscire istantaneamente dalla crisi investendo moltissimo sulla crescita però rischiando molto meno di un’eventuale (inatteso) “colpo di genio” del pirla ma bello (e abbronzato). Ma questa volta la strategia economica = “crescita” che ha storicamente salvato il mondo da qualunque crisi non verrà adottata né in USA né in Italia perché…… perché migliaia di soldatini ritardati opportunamente addestrati hanno bussato alle porte di 800.000 cittadini dell’ohio convincendoli in extremis ad alzare le chiappe e andare a votare per la propria rovina…. A nulla è valso il richiamo del “forum mondiale degli economisti” verso enormi investimenti sulla crescita perché, ovviamente, tutti i maggiori mezzi di informazione a livello planetario appartengono alla stessa lobby dei “portatori (insani) di crisi”, quindi non hanno dato voce agli esperti, per lasciare i megafoni ai professionisti della domenica (come sul global warming e l’AIDS). E dire che il concetto non era poi così proibitivo: se investi pesantemente sulla crescita crei ricchezza e posti di lavoro e quindi da un lato aumenti il “benessere di tutti (i belli e i brutti)” e dall’altro aumenti la “base imponibile”, ottenendo le stesse entrate fiscali complessive anche diminuendo percentualmente i prelievi fiscali (o risanando il debito col surplus mantenendo inalterate le percentuali). Problema: in condizioni “normali” Bersani, Di Pietro e Vendola rastrellano voti solo tra i ritardati mentali che alle feste de l’unità risponderebbero Cuba, ma questi sono troppo pochi per vincere le politiche. Chi potrebbe allora arrivare a turarsi talmente il naso da votare con questi ritardati? Solo gente talmente disperata da arrivare addirittura a dire “peggio che morire di fame, cosa può accadermi?.... e intanto guarda quello lì su tutti i tg che se la spassa nella sua villa in sardegna…..”. E così si instaura il consueto circolo vizioso: i pifferai magici sull’onda della propaganda mediatica vanno a governare (con o senza elezioni, quelle non servono più a niente….) sulla disperazione dell’operaio della FIAT, immediatamente gli aumentano le tasse riducendolo alla fame ma contestualmente facendogli credere che, grazie a loro, quest’anno nemmeno il porco con il porsche andrà alle maldive (balle), così l’operaio sarà costretto ad andarsi a vendere la collanina d’oro della moglie per arrivare alla fine del mese, ma con la soddisfazione (infondata) che adesso le maldive sono vuote….. e che “ora anche il padrone ha dei problemi”…. E così accade inevitabilmente quello che tutti sapevano (ma conveniva ignorare): il “padrone” va alle maldive con i soldi risparmiati grazie alla messa in cassa integrazione dell’operaio “furbo”, quest’ultimo arriverà a casa e, se ancora non gli hanno pignorato il televisore, vedrà al tg che quello della sardegna sta sfoggiando una nuova bandana, e sarà quindi ancora più convinto di prima “a votare chiunque mi prometta di distruggerlo…. Fosse necessario, anche la Boccassini e Di Pietro….”. Forti di questo “consenso dei disperati”, unito a quello dei ritardati, i furbetti del quartierino spremeranno loro ancora più IMU, “tanto a quelli interessa molto di più con chi tromba il bandanato (anche se Belen giura in tribunale che lui è l’unico che conosca a non poter essere il padre….) che quanto gli rimane nel portafoglio…..”. E il cerchio si chiude.


Carissimo Mark di Verbania,

continuando il discorso dov’era là dove siamo stati per millesima volta bannati dai mentecatti con la coda di paglia, qualunque esperto del settore potrà spiegarti molto meglio di me perché Enrico Mentana non riesce proprio a prendere la patente, e quindi perché uno come lui, senza una esemplare militanza antiberlusconiana, sarebbe già in cura da un pezzo con ben altri psicofarmaci degli attuali.

Ma poiché per tutte le persone normali le idee valgono molto più delle persone che le esternano, il punto centrale della discussione rimane sempre lo stesso: non è solo il ricciolino militante a non riuscire a “collegare” di aver detto 5 minuti prima che “la forza di Obama sarà poter risolvere tutto istantaneamente emettendo moneta = svalutazione” e 5 minuti dopo “il fallimento dell’italia e dell’europa sarebbe essere costretti ad emettere moneta”, è la quasi totalità del popolo (bue) italiano a “non collegare”.

L’italia possiede complessivamente un insieme di “garanzie” (oro, beni mobiliari ed immobiliari, ecc.) proporzionalmente, decisamente superiore agli USA (e pure alla Germania), quindi potrebbe uscire istantaneamente dalla crisi investendo moltissimo sulla crescita però rischiando molto meno di un’eventuale (inatteso) “colpo di genio” del pirla ma bello (e abbronzato).

Ma questa volta la strategia economica = “crescita” che ha storicamente salvato il mondo da qualunque crisi non verrà adottata né in USA né in Italia perché…… perché migliaia di soldatini ritardati opportunamente addestrati hanno bussato alle porte di 800.000 cittadini dell’ohio convincendoli in extremis ad alzare le chiappe e andare a votare per la propria rovina….

A nulla è valso il richiamo del “forum mondiale degli economisti” verso enormi investimenti sulla crescita perché, ovviamente, tutti i maggiori mezzi di informazione a livello planetario appartengono alla stessa lobby dei “portatori (insani) di crisi”, quindi non hanno dato voce agli esperti, per lasciare i megafoni ai professionisti della domenica (come sul global warming e l’AIDS).

E dire che il concetto non era poi così proibitivo: se investi pesantemente sulla crescita crei ricchezza e posti di lavoro e quindi da un lato aumenti il “benessere di tutti (i belli e i brutti)” e dall’altro aumenti la “base imponibile”, ottenendo le stesse entrate fiscali complessive anche diminuendo percentualmente i prelievi fiscali (o risanando il debito col surplus mantenendo inalterate le percentuali).

Problema: in condizioni “normali” Bersani, Di Pietro e Vendola rastrellano voti solo tra i ritardati mentali che alle feste de l’unità risponderebbero Cuba, ma questi sono troppo pochi per vincere le politiche.

Chi potrebbe allora arrivare a turarsi talmente il naso da votare con questi ritardati?

Solo gente talmente disperata da arrivare addirittura a dire “peggio che morire di fame, cosa può accadermi?.... e intanto guarda quello lì su tutti i tg che se la spassa nella sua villa in sardegna…..”.

E così si instaura il consueto circolo vizioso: i pifferai magici sull’onda della propaganda mediatica vanno a governare (con o senza elezioni, quelle non servono più a niente….) sulla disperazione dell’operaio della FIAT, immediatamente gli aumentano le tasse riducendolo alla fame ma contestualmente facendogli credere che, grazie a loro, quest’anno nemmeno il porco con il porsche andrà alle maldive (balle), così l’operaio sarà costretto ad andarsi a vendere la collanina d’oro della moglie per arrivare alla fine del mese, ma con la soddisfazione (infondata) che adesso le maldive sono vuote….. e che “ora anche il padrone ha dei problemi”….

E così accade inevitabilmente quello che tutti sapevano (ma conveniva ignorare): il “padrone” va alle maldive con i soldi risparmiati grazie alla messa in cassa integrazione dell’operaio “furbo”, quest’ultimo arriverà a casa e, se ancora non gli hanno pignorato il televisore, vedrà al tg che quello della sardegna sta sfoggiando una nuova bandana, e sarà quindi ancora più convinto di prima “a votare chiunque mi prometta di distruggerlo…. Fosse necessario, anche la Boccassini e Di Pietro….”.

Forti di questo “consenso dei disperati”, unito a quello dei ritardati, i furbetti del quartierino spremeranno loro ancora più IMU, “tanto a quelli interessa molto di più con chi tromba il bandanato (anche se Belen giura in tribunale che lui è l’unico che conosca a non poter essere il padre….) che quanto gli rimane nel portafoglio…..”.

E il cerchio si chiude.