sabato 10 marzo 2012

Meteo handicappati

Un paio di giorni in Svizzera per lavoro, e la quasi totalità dei dati ufficiali sull'inverno "artico" è sparito nel nulla.

Del resto, è la solita tattica dei compagnucci, ossia del popolo delle licenze medie: sparano, vengono ridicolizzati, eliminano come possono le tracce, credendo che qualunque mezzo di informazione sia di loro proprietà. 


Ma qualcosa rimane sempre, qualcuno "che non se la beve" rimane sempre, e per loro si fa notte fonda......






Riprendiamo allora il discorso lasciato a metà:  dai tempi degli egiziani o dei maya nessuno ha mai capito nulla di astronomia e dintorni, e abbiamo quindi sempre tutti sbagliato nel considerare le stagioni con le nostre false date.


Per fortuna, dopo tanto "buio scientifico", pochi anni fa, con la truffa dell'AIDS in inesorabile declino, a Ginevra hanno deciso di provarci col "global warming".


Per dare subito l'idea alla massaia di Voghera che "il clima (e tutto con lui) è cambiato", i meteopirla hanno subito deciso di stravolgere anche le stagioni, e oggi "non sei alla moda" se per "inverno" non intendi il periodo 1 dicembre - 28 (29) febbraio........


Come al solito la realtà è molto, molto meno entusiasmante dell'ignoranza dei compagnucci: da decenni le lobbies bancarie e pharma, dopo ogni "crisi", "cambiano in corsa" le "modalità di valutazione" in modo che per la massaia di Voghera diventi arduo effettuare un confronto.


Ad esempio, le banche, per i loro investimenti, cambiano i "periodi di valutazione" delle performance, in modo da trovare sempre un periodo/intervallo "furbo" in cui i propri fondi "perdano meno": i truffatori lo chiamano sempre "lungo periodo", ma a seconda della convenienza, a volte è 5 anni, a volte 8, a volte 10, oggi 15 per "saltare a piè pari" la crisi iniziata nel 2000-2001 dopo il boom tecnologico.


In tal modo, scegliendo una "buca" come data iniziale del periodo di valutazione dell'investimento, quest'ultimo sembrerà sempre "in guadagno".


La stessa cosa hanno fatto i meteohandicap: per far sembrare la temperatura sempre e comunque "in forte guadagno", hanno posizionato la prima data di rilevamento nella "buca più profonda" degli ultimi 10.000 anni, una "buca" talmente "anomala" da essere chiamata dai veri esperti del clima "PEG = Piccola Era Glaciale".


Con questa scelta da circo, sono riusciti a trasformare un normalissimo "rientro dalla piccola era glaciale" in un temibilissimo "surriscaldamento globale", dal quale spillare, secondo alcune stime, almeno una decina di trilioni di dollari (travestendosi da "salvatori del pianeta") prima che, come per l'AIDS, qualcuno inizi a "chiederne conto".


Esattamente come accaduto per l'Italia: ci si inventa una crisi che non c'è, si individua tutti insieme un "salvatore della patria" che, per "aiutarti", ti spilla una fortuna per trasferirla, guarda caso, sempre agli stessi personaggi del global warming........


Sulla base di questo trucco da bar, i soliti noti hanno effettivamente leggermente preoccupato la massaia di Voghera, ma, al contrario di Mario Monti, non abbastanza da convincerla a spillare almeno altrettanto per il "riscaldamento globale".


E allora, da quindici anni almeno, costoro sono tutti i giorni costretti a "creare allarmismo" presso i poveri di spirito per "preoccuparli" abbastanza da accettare qualunque articolo 18 e qualunque Marchionne........

E tutte le volte, consapevoli della scarsa cultura del proprio "pubblico", esagerano di brutto, rimediando sempre e comunque figuracce meschine. 

Mille e mille gli esempi di questi ultimi anni, ma il nettamente più eclatante rimane sempre e comunque la "previsione" (..........) certa, secondo la quale il Polo Nord si sarebbe completamente sciolto entro e non oltre l'estate del....... prima si disse "anni '70" (ma una improvvisa inversione di tendenza delle temperature fece saltare tutta la strategia di marketing), poi il 2005, poi 2008, poi 2010, poi 2012, ora 2015.........


Se volete spanciarvi dalle risate, le prime "gufate" ben organizzate dicevano questo:  http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2008/07/nyt_arctic_77442757.pdf
e questo
http://www.real-science.com/nyt-ice-free-arctic-1970



A forza di prenderlo nei denti, se non altro hanno deciso di "prevedere un intervallo".....
http://www.canada.com/topics/news/national/story.html?id=c76d05dd-2864-43b2-a2e3-82e0a8ca05d5&k=53683






E qui arriviamo "al dunque" di questi primi giorni di marzo: un pirla si alza una mattina e "scopre" che una sperdutissima stazione-meteo di una sperdutissima isoletta di uno sperdutissimo arcipelago molto a nord della Norvegia, ha registrato nel corso dell'ultimo inverno-meteo una temperatura meteo nettamente superiore alla media a 30 anni.


Fosse stato un soggetto onesto e/o dotato almeno di una cultura nella media, avrebbe immediato preso visione almeno dei dati delle altre stazioni di quell'arcipelago, per constatare si trattasse di una rondine che non fa primavera, oppure di "qualcosa di molto serio".


Evidentemente non era invece nè onesto nè acculturato, poichè ha iniziato subito col piede sbagliato, decidendo arbitrariamente
di estendere a tutto l'arcipelago la rilevazione di una sola stazione.



Purtroppo per lui, però, in loco esistono molte altre stazioni di rilevamento, alcune delle quali addirittura "vivamente consigliate" dal NOAA stesso, come quelle del polo universitario, i cui dati
 si trovano rispettivamente a questi links:



ADVENTDALEN Station:   http://met.unis.no/gml_nordlysstasjon_adv_dal/Adventdalen%201993-2009.zip


BREINOSA / AURORA STATION: http://met.unis.no/breinosa/vaerdata/breinosa_weather_data.zip

JANSSONHAUGEN STATION 
http://met.unis.no/janssonhaugen/vaerdata/jansson_weather_data.zip



GRUVEFJELLET STATION
http://met.unis.no/gruvefjellet/vaerdata/gruvefjellet_weather_data.zip 


KAPP STATION 
http://met.unis.no/kapplee/vaerdata/kapplee_weather_data.zip



RIJPFJORDEN STATION
http://met.unis.no/rijpfjorden/vaerdata/rijpfjord_weather_data.zip



Oltre a queste 5 stazioni del polo universitario, ne abbiamo un'altra di una università polacca internazionalmente nota, e un'altra ancora che fa parte del database del NOAA: nessuna di queste 7 conferma il "drammatico allarme" lanciato dal pirla di turno e rimbalzato ovunque su tutti i mezzi di informazione planetaria........ tutte dicono "solo" che l'ultimo inverno alle Svaalbard è stato il secondo o il terzo più caldo da quando esistono le rilevazione di temperatura in loco.....

quindi, se nessuno si è stracciato le vesti "le altre volte", non si capisce perchè debba farlo adesso.....


Ma il meteopirla si è superato, perchè non solo ha "esteso" la pirlonata da "una stazione su tante" a "tutte le stazioni delle Svaalbard" anche se ciò non era assolutamente vero, ma ha poi anche ulteriormente proseguito, "estendendo" una già-falsità "di tutte le Svaalbard" all'intero "artico norvegese".

Ma anche questa volta "gli è andata malissimo", perchè anche solo nel misero database del NOAA esistono altre stazioni meteo in artico norvegese, che hanno visto TUTTE un inverno sicuramente più caldo "del normale", ma ancor più sicuramente "meno caldo" di alcuni altri recenti..... in corrispondenza dei quali nessuno si è mai stracciato le vesti, quindi proprio non si capisce perchè dovrebbe farlo ora che è appena finito un inverno senza infamia e senza lode.....

I dati ufficiali dicono che l'ultimo inverno è stato "meno caldo" di alcuni altri precedenti in tutte le più famose località norvegesi: abbiamo già visto i dati di Tromso, quelli di Capo Nord, quelli di altri 5 porti dell'artico norgevese, tutti inseriti nel database del NOAA, nessuna traccia della "tragedia".

Nessuna traccia della "tragedia" nemmeno in altre 150 stazioni "artiche" che vanno da Tromso allo stretto di Bering "seguendo le coste" (o a pochi km da esse).

Dati ancor meno allarmanti dalla Groenlandia, soprattutto coste occidentali, e dall'artico canadese/alaska.


Ma nonostante questo il nostro amico esagera ancor di più, e riesce nel miracolo di "estendere" quel dato di una "stazione di tante" delle Svaalbard non solo all'intero artico norvegese, ma, udite udite, addirittura all'intero artico "globale"...... senza, ovviamente, il riscontro di un solo dato a supporto dell'ormai tripla falsità.....

Per poi "costruirci sopra", con la nota strategia di marketing della matrjoska (o "delle scatole cinesi"), la quarta falsità "composta": il riscaldamento è "planetario".....

Cavolatissime.


Le prossime frontiere della truffa globale (almeno questa è globale davvero) sono facilmente prevedibili: la “specialità” degli allarmisti da strapazzo è quella di individuare dati “sopramedia” nelle zone dove risultano più deficitari i dati del database ufficiale del NOAA, ossia “dove è più facile truccare” le medie imponendo alla griglia planetaria valori virtuali distanti centinaia e centinaia di km dalla “realtà locale”, nonostante, manco a dirlo, esisterebbero “in mezzo” decine e decine di stazioni meteo perfettamente funzionanti, ma sistematicamente ignorate.

Quindi stiamo parlando sicuramente di artico canadese, dove il NOAA prevede i dati della sola stazione di Eureka mentre ne esisterebbero una infinità di altre ben dislocate sul territorio che potrebbero rendere più omogeneo il dato complessivo, e Russia artica, dove continuano ad operare un numero incredibile di stazioni che però, misteriosamente, vengono ignorate.

Ignorate solo dagli ignoranti.