venerdì 28 febbraio 2014

TSLA 245 in discesa...... non è stata una gran bella idea "longarla".......

venerdì 14 febbraio 2014

Il Resto del Carlino.... sempre un passo avanti.... :)
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giovedì 13 febbraio 2014



Ma figurati Piper se mi disturba  ripetere quello che ti sei perso qualche settimana fa: c’è stato un momento nel quale in molti pensavano che in Italia i Bilderberg avessero per la prima volta le spalle al muro, e che a premere il grilletto sarebbero stati i “fantastici gip di Roma”.

Perché in procura a Roma c’erano alcuni gip che stavano chiedendo il rinvio a giudizio di Romano Prodi per aver pagato a suon di miliardi di vecchie lire l’inversione di una sentenza di condanna per alcune consulenze Nomisma, per aver scelto solo cooperative rosse mafiose e camorriste per la TAV “per creare tangenti”, per aver svenduto a meno della metà del reale valore di mercato i gioielli di stato dell’IRI ai compagni di merende Bilderberg, quasi tutti stranieri (nel mirino soprattutto l’affare Cirio-Bertolli-De Rica) e tanto altro.

Perché in procura a Roma c’erano altri gip che avevano scoperto che i colleghi di Milano “delle mani pulite” in realtà erano toghe sporche che avevano creato un “sistema porto delle nebbie” per un accanimento terapeutico nei confronti dei “nemici” e un trattamento di favore nei confronti degli “amici”, tra i quali il “banchiere di Dio”, il re delle tangenti Pierfrancesco Pacini Battaglia sfuggito due volte in extremis al carcere per intervento di Antonio Di Pietro che aveva preteso lo stralcio della sua posizione da tutti i processi romani, che aveva fatto sparire tutti i fascicoli di tali processi, e che a Milano faceva sapere in anticipo all’avvocato Lucibello, il legale del banchiere di Dio, tutte le domande di tutti gli interrogatori in modo che il re delle tangenti potesse prepararsi con calma risposte “che facessero tornare tutto”…….

Se ti interessano i particolari di tutte queste e tante inchieste, sugli intrecci mafiosi/camorristici e le cooperative rosse e sulle procure pilotate, leggiti il libro della “toga più rossa dell’universo”, il plurieletto nelle fine PCI/PDS/DS Ferdinando Imposimato, dal titolo “TAV – Corruzione ad Alta Velocità”, c’è un accenno a tutto, è poi sufficiente approfondire ogni punto.

L’allora “coordinatore dei fantastici gip di Roma”, Renato Squillante, si reca allora dal suo procuratore capo, Michele Coiro, per informarlo su tutte queste richieste di rinvio a giudizio, Coiro parla col CSM, e viene deciso che, per l’importanza mediatica della “tempesta” sulle Mani Pulite, oltretutto ad un passo dalle nuove elezioni politiche (dove secondo i sondaggi Satana se la gioca alla pari, nonostante il tradimento di Bossi, proprio contro Romano Prodi….), è meglio inviare a Milano come vice di D’Ambrosio lo 007 Misiani, che scardinerà il sistema porto delle nebbie dall’interno.

Proprio un minuto prima che accada tutto questo, non ci crederete mai ma proprio Squillante viene arrestato nella notte come un terrorista su ordine, non ci crederete mai, proprio di un gip milanese, tale Alessandro Rossato, che sulla sua ordinanza d’arresto scrive che tale “bomba mediatica” si è resa necessaria ad un passo dalle elezioni perché, non ci crederete mai, proprio Squillante avrebbe convocato proprio lo 007 Misiani in un bar del centro di Roma per confessare proprio davanti al microfono di due 007 “milanesi” che tutto ciò che è emerso dalle inchieste dei gip romani su Prodi e sul porto delle nebbie della procura di Milano, è solo ed esclusivamente il frutto dell’opera corruttiva proprio di quello che sta per vincere (come sempre) a giorni le elezioni………………….

Il nastro su cui è stata registrata questa pubblica confessione che “lava da tutti i peccati” tutti gli indagati rigirando “paro paro” la frittata sugli indagatori, viene ascoltato sia dal gip “che si vede quindi giocoforza costretto” ad arrestare istantaneamente Renato Squillante, sia dal Direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, “che si vede quindi giocoforza costretto” a pubblicarne illegalmente ampi stralci sul suo giornale…. Ma ne valeva la pena rischiare la galera per questo, ci sono da salvare gli italiani ad un passo dall’andare a votare ancora una volta per Satana Origine di Tutti i Mali……

Il “problema” è che qualche mese dopo lo scoop lo fa L’Espresso, che scopre che il nastro che ha costretto la coscienza di Alessandro Rossato e di Paolo Mieli a rischiare la propria carriera e la galera “per il bene degli italiani”, non è mai esistito……..

Non è mai esistito perché, non ci crederete mai, il registratore ha funzionato fino ad un millisecondo prima dell’inizio della confessione, registrando solo notizie di reato a carico dei due 007 della Boccassini e della loro procura delle nebbie, si è inceppato proprio al momento giusto, ed è ripartito proprio a “confessione” terminata, registrando ulteriori notizie di reato a carico dei due 007 della Boccassini e della loro procura delle nebbie……

Ma allora quale nastro hanno “mille e mille volte ascoltato” Mieli e Rossato prima di essere costretti a cedere alla propria coscienza per il bene dell’Italia?

Lo impariamo solo alcuni anni dopo durante la mitica udienza del caso “Boccassini contro Sgarbi” al tribunale di Brescia: Mieli e Rossato non hanno (ovviamente) mai visto alcun nastro, le coscienze dei due zerbini sono state violentate da quattro foglietti volanti scritti di proprio pugno dalla Boccassini…………………….. (http://albert.mastertopforum.net/il-caso-rossato-vt313.html )

In altra udienza di altro processo, scopriamo poi che i quattro foglietti volanti scritti di proprio pugno dalla Boccassini e “imposti” a Rossato e Mieli, non sarebbero altro che una “libera traduzione” tratta da appunti presi dai due 007 “milanesi”……

Sì, perché, quando quel giorno al bar i due agenti si sono accorti che la maledizione di Tutankamen gli aveva inceppato il registratore proprio quando iniziava la pubblica confessione, invece che tentare di “rianimarlo”, si sono guardati immediatamente nelle tasche per trovare qualcosa su cui scrivere “in diretta” le parole del confessionale, e hanno trovato……. Fogli stracciati di riviste missionarie di molti anni prima………. E tovagliolini di un altro bar…….. e lì sopra hanno scritto “tutto quello che sentivano”……. mentre però i tracciati dimostrano fossero al telefono con la centrale……

Una successiva perizia sui tovagliolini e le riviste missionarie mostra però che gli appunti sono stati scritti in tempi molto diversi e da mani diverse….. nessun problema, dice la Boccassini, è tutto ovvio, man mano che i ricordi affioravano nei mesi (….), i due agenti hanno aggiunto nuovi pezzi alla confessione, e, poiché erano stanchi di scrivere, lo hanno fatto fare sotto dettatura ai pm di Milano……….

E il nastro della registrazione della parte “esterna” al miracolo di Tutankamen, che fine ha fatto?

Perché, magari, dalle parti immediatamente precedenti e seguenti al “buco”, si potrebbe evincere qualche elemento importante…. Finalmente qualcosina di più “concreto” che ricordi a singhiozzo spalmati nei mesi di due zerbini della Boccassini….

Ma Tutankamen ci si mette di nuovo in mezzo, e proprio una frazione di secondo prima che il maresciallo Spello riuscisse a duplicare l’unico originale dall’unico cd esistente, quest’ultimo, secondo la dichiarazione giurata della Boccassini, sfugge dalle 3 (a tratti 4) mani dell’ufficiale mentre questi era seduto alla scrivania….. nella sua caduta il cd attraversa “paro paro” il piano della scrivania (come se ci fosse uno stargate….) e piomba tra le sottostanti ginocchia di Spello, che istintivamente le chiude polverizzando in migliaia di pezzi il malcapitato cd………. Quando si dice la maledizione……..

lunedì 10 febbraio 2014



Hai ragione, pierrot, sono proprio io il più indicato a spiegare a te e agli altri mafiosi comunisti come hanno fatto nel referendum svizzero a vincere quelli a favore di un “giro di vite” nei confronti degli stranieri.

Sono entrati nei bar ed hanno raccontato una favola-horror impossibile, poi hanno sfidato gli increduli ad informarsi.

La “loro” favola-horror racconta di una regione Lazio in mano alla mafia comunista, che, al momento di inaugurare alcune nuove strutture, per intenderci “sanitario/ospedaliere”, ha assunto il personale infermieristico ovviamente non in base alla meritocrazia, o, almeno, alla cronologia delle liste d’attesa, ma, come sempre, in base solo alla mafia CGIL.

E così è potuto capitare l’impensabile, in un paese CIVILE come la Svizzera, ossia che una rumena che in quel momento non parlava bene l’italiano, che in quel momento non era nemmeno in possesso del diploma equipollente e che in quel momento era a tutti gli effetti una “extracomunitaria”, ha miracolosamente “scavalcato a piè pari” centinaia di “colleghe” italiane abitanti nella regione Lazio, ma che erano bersagliate dall’incredibile sfortuna di parlare l’italiano, di avere il titolo giusto per quel posto e di essere in lista d’attesa da secoli.

La rumena “ci ha preso talmente gusto” nel saltare continuamente le file di italiani sicura di avere le spalle coperte dai picciotti comunisti, che una mattina è entrata in un esercizio commerciale di una stazione e, davanti alle telecamere di sorveglianza, ha saltato anche la fila per l’acquisto di sigarette e biglietti dei mezzi pubblici…. Tanto i coglioni in fila prima di lei erano italiani, quindi….

Purtroppo per lei in quella fila c’era però un ultrà della Roma che non voleva perdere il treno nemmeno per una protetta dalla mafia, e che ha redarguito davanti alle telecamere il titolare dell’esercizio a “seguire l’ordine della fila” nel servire i propri clienti.

La rumena ha atteso fuori dal negozio l’oltraggioso italiano che aveva richiesto, orrore degli orrori, il rispetto delle regole, e, incurante delle mille telecamere, dei testimoni di passaggio e del gestore dell’edicola che la stava osservando, ha iniziato a tirare sberle, pugni e sputi in faccia all’ultrà della Roma, elencandogli contestualmente la totalità degli orifizi delle di lui madre e sorelle nei quali se la sarebbero spassata entro sera i fratelli e gli amici rumeni della protetta dalla mafia…..

Come dimostrano TUTTE le testimonianze, comprese quelle filmate, il santissimo ultrà romanista ha eroicamente resistito alle percosse, agli insulti personali e agli sputi, ma alle minacce nei confronti delle familiari ha tirato un pugno alla rumena scavalcafile, che, purtroppo, cadendo ha sbattuto la testa, perdendo la vita.

Finale della favola-horror: il “martire più santo di Padre Pio” è finito in galera, e quel mafioso del sindaco ha inaugurato una piazza alla scavalcafile protetta dalla mafia……..

Ora, un cittadino svizzero che si senta raccontare questa pazzesca favola-horror, si indigna già dopo 5 secondi alla “notizia” che in giro per il mondo possa esistere un paese di porci terroni così mafiosi da dare la precedenza in quell’assunzione ad una straniera (oltretutto, a quei tempi, extracomunitaria) “ultima arrivata”, “che non parla la lingua” e che non possiede nemmeno il titolo di studio “congruente”, poi scatta addirittura sulla sedia alla notizia che volesse scavalcare anche la fila al bar, poi si strappa le vesti alla notizia che al primo sputo in faccia la rumena non avesse istantaneamente raggiunto i suoi avi in cielo, per poi mettersi a vomitare fuori controllo alla notizia che quello che in Svizzera avrebbe ricevuto una medaglia per aver fatto rispettare regole e “valori”, è finito in carcere, e chi avrebbe dovuto appuntargli la medaglia al petto, ha invece inaugurato una piazza alla vergogna dell’umanità……

A quel punto, di fronte alla terribile minaccia “noi confiniamo con quei terroni mafiosi…. E se la malattia attaccasse?.....”, l’opinione pubblica elvetica si è spaccata in due: la minoranza ha reagito del tipo “da noi al 99% non potrà capitare una porcata del genere…. Una fucilata in mezzo agli occhi a tutte le autorità che hanno permesso tutto ciò, e tutto torna immediatamente alla civiltà…”

La maggioranza non si è fidata di questa prima “certezza”………

venerdì 7 febbraio 2014

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