Riprendiamo per un attimo il concetto dei “derivati”=”contratto
che sancisce una scommessa (di vario genere) tra un emittente e un investitore”.
L’emittente è sempre legato ad una grande banca poiché deve
“coprire/garantire” con i propri capitali (mobili od immobili) qualunque
risultato finale possibile ed immaginabile della scommessa, e in tal senso la
“leva” è potenzialmente qualcosa di rischiosissimo per la banca, poiché
amplifica tale “risultato” sia in un senso sia nell’altro, quindi potrebbe
danneggiare gravemente l’emittente ed il suo gruppo ove l’investitore
“vincesse”.
Perchè nessuno in nessuna banca se ne preoccupa?
Poiché, grazie al marketing delle masse, tutti, ma proprio
tutti, dal grande gestore del supermega fondo miliardario (in euro) al piccolo
Signor Rossi con i suoi 100 euro, sono stati ipnotizzati ad investire secondo
tecniche e strategie opposte a quelle “serie”, e che quindi statisticamente “li
fanno perdere” nella maggioranza bulgara delle occasioni.
Se il 99,99% degli investitori, privati od istituzionali, perde
le scommesse nella maggioranza bulgara dei casi, “a fine gioco” la banca, come
il banco del casinò, statisticamente ci guadagna sempre (e tantissimo).
E quindi statisticamente le conviene anche “regalare” leve
altissime per ingolosire i pirla.
Non solo: con un investimento “normale”, ad esempio, sulle
Apple, queste “le devi avere fisicamente”, quindi ti trovi di fronte spesso ad
oggettivi problemi di “disponibilità”, ossia “non ci sono Apple sul mercato”
per poter aprire o chiudere la tua operazione.
Al contrario, con un investimento che è solo una scommessa
tra te e una banca che più ti fa scommettere e più statisticamente si
arricchisce stile Las Vegas, la disponibilità si moltiplica.
Il problema nasce se qualcuno esce dall’ipnosi ed inizia ad
investire “come Dio comanda”, alterando le statistiche sulle quali le “scommesse”
sono opportunamente calibrate a tavolino.
Per questo motivo, se non ci sentite più in tutti i nostri
siti, forum, social o blog, pregate per noi…… :) :) ;-)