martedì 19 ottobre 2010

Il capolavoro finale di Repubblica


Tutte le quazzate olimpiche inventate dai media negli ultimi mesi su Berlusconi&C. hanno sempre regolarmente sortito l’effetto opposto allo sperato sull’elettorato: i sondaggi dimostrano che nessun “destro” ne è mai stato minimamente sfiorato, mentre qualche “sinistro” inizia a porre per la prima volta dei se e dei ma.

Ma in queste ore il clan di Repubblica/Mamma RAI ha realizzato il vero capolavoro, in grado di ribaltare una partita che appariva senza speranze: è riuscita ad invertire un mostro con la vittima, sbriciolando in tal modo in molte zone d’Italia la compattezza PDL-Lega (in entrambi i fronti).

Da qualche giorno tutti gli amici svizzeri coi quali collaboro per lavoro, mi ripetono ossessivamente che di situazioni come quella accaduta nella metropolitana romana se ne sono verificate tantissime anche nei paesi “teutonici” come Austria, Svizzera e Germania, e che in tutti i casi, nessuno escluso, opinione pubblica e media di quei paesi hanno concordato al 100% nello stigmatizzare l’ignoranza e inciviltà dello slavo/islamico di turno, uomo o donna che fosse, applaudendo al contrario al senso civico di coloro che hanno saputo reagire alla prevaricazione e alle conseguenti minacce, insulti, sputi e “botte” varie.

Sono quindi tutti basiti di fronte all’incredibile tentativo dei media nostrani, e alla totale apatia dell’opinione pubblica nell’assecondarlo, di far passare come vittima una persona che, campionessa di ignoranza e inciviltà, prima “se ne frega delle persone oneste in fila”, poi “aspetta fuori” chi ha osato ricordarle che in Italia “si fa la fila”, per riempirlo di schiaffi, sputi, spintoni, insulti e minacce inseguendolo a tale unico scopo per decine di metri di cammino, travestendo poi da “lurido assassino” chi, come chiunque possegga un minimo di onestà e dignità, portato all’esasperazione “le tira una manata”.

Sentendomi ancora (anche se in casi come questo, con vergogna) “parzialmente italiano”, ho tentato di abbozzare un’ipotesi difensiva dell’italica imbecillità di fronte all’onestà, civiltà e dignità teutonica, paragonando quest’ultima situazione a quelle tante, secondo me simili, nelle quali lo slavo che entra con un coltello in mano in una gioielleria e si becca una fucilata in Italia è una povera vittima di un porco gioielliere assassino, ma mi è stato risposto che in teutonica contrada il ventenne romano e il gioielliere ricevono onorificenze dal sindaco, nell’italico letamaio Alemanno si costituisce parte civile contro il lurido assassino e dedica una piazza all’ignorante incivile insultatrice che ti insegue per decine di metri per “menare le mani”.

E poi si fa finta di non capire perché gruppi facebook d’oltralpe inneggino agli ultrà della Roma amici del “lurido assassino” quando organizzano casini al grido di “e se rincorriamo noi quelli della juve per menaje e sputaje adoso nella metropolitana, ce entitolade ‘na piaza anche anojaltri?.....”