lunedì 2 gennaio 2012

Per mark-kno: trent'anni fa la NASA monitorava le temperature del pianeta attraverso oltre 6000 stazioni discretamente sparse su tutto il globo.

Ma il "discretamente" non soddisfaceva gli scienziati del clima da tre punti di vista: primo, molte zone del globo non venivano "misurate ufficialmente", secondo, molte migliaia di stazioni meteo preesistenti non rientravano nel database (e non se ne vedeva il motivo), terzo, le "zone più a rischio variazioni climatiche" non erano monitorate in proporzione all'interesse che suscitavano (soprattutto artico canadese).

Alla luce di queste 3 esigenze gli scienziati del clima decisero quindi che si sarebbe dovuto in tempi brevi allargare il database delle stazioni meteo "che mandavano dati in automatico alla NASA" da 6000 a non meno di 15.000 (quindicimila) unità, con particolare attenzione a stazioni in artico canadese "per questioni di pericolo variazioni climatiche", in seconda battuta in quelle zone che non erano mai state in precedenza "coperte" da misurazioni.

Per realizzare questo progetto si andarono a pescare soldoni, guardacaso, anche dall'ONU e dalle sue "agenzie".

Poi venne di moda il global warming e con essi l'IPCC.

E l'incredibile interesse climatico dell'IPCC ha portato le 6000 stazioni iniziali a crescere addirittura fino all'incredibile numero di..... 1500..... millecinquecento......

Nel blocco delle 6.000 iniziali esistevano 70 stazioni di rilevamento temperature alle alte latitudini canadesi, il progetto prevedeva di portarle in breve tempo a 180 tra le preesistenti e le "nuove", l'incredibile interesse climatico dell'IPCC le ha portate addirittura a..... una sola, quella di Eureka................

Mario Monti lavora anche all'ONU?............