lunedì 27 agosto 2012

Caro salber59, Bologna e l'Emilia sono sempre state l'icona nazionale del più bieco opportunismo.

Quando nello stato pontificio "conveniva essere del Papa", per decenni furono al 99% "papisti devoti", quando da Predappio partì un mentecatto pelato e divenne "il duce d'italia", per oltre vent'anni furono il fiore all'occhiello del fascismo più devoto, del quale il duce si vantò in tutto il mondo, fino a quando le bandiere a stelle e strisce iniziarono ad apparire sulla gotica a pochi km da Bologna, allorchè il 99% dei felsinei andò a scovare in cantina una camicia rossa che in venti secondi potesse far dimenticare vent'anni di camicia nera....

Quando il pazzo di predappio decise di entrare in guerra, a Bologna, su 400.000 abitanti, i partigiani antifascisti erano 8 (otto........), nessuno "rosso".

Bologna diede un contributo fondamentale ai fronti russo ed africano, con percentuali di entusiastica adesione alla guerra impensabili per il resto del territorio italiano.

E infatti i partigiani antifascisti rimasero i soliti 8 (otto.....), nessuno "rosso",

La primissima notizia di un'azione di antifascisti "rossi" a "Bologna la Nera" risale al gennaio del 1944 ('44................), quando venne lanciata una molotov difettosa contro il comando tedesco di Villa Spada (attualmente zona stadio).

Il comando tedesco non organizzò alcuna "azione dimostrativa" in risposta a quella "rossa" perchè quest'ultima fu la primissima in assoluto, senza alcuna possibilità di "fare danni", e perchè tutta la popolazione si diede subito da fare per scovare i responsabili e consegnarli ai nazisti.

Non ci riuscirono probabilmente perchè per riuscire a realizzare una "azione rossa" a Bologna, si dovettero far arrivare i due "sicari" fin dalla Puglia............

O forse anche perchè la prima, ridicola azione "rossa" a Bologna, venne immediatamente stigmatizzata dalle colonne de Resto del Carlino dal più devoto e crudele giornalista dell'epoca, tale Enzo Biagi......... che riuscì però a superare sè stesso nel successivo giugno 1944 quando riuscì, in pieno bombardamento americano, a paragonare gli aerei USA ai tenebrosi "angeli neri della morte" al soldo degli "sporchi ebrei" che volevano schiavizzare il resto del mondo, e la contraerea tedesca ai "raggi di luce della verità che polverizzerà gli sporchi ebrei"..... giugno 1944...... Poi poco tempo dopo Biagi e Spadolini incassarono l'assegno che Adolph aveva inviato al Resto del Carlino come "incentivo a resistere per diffondere la verità a pochi km dalla Gotica sotto i bombardamenti", e sparirono in due conventi delle colline bolognesi..... dai quali riemersero solo nell'aprile del '45, da partigiani liberatori...................

E così accadde il miracolo: la città più nera d'italia, che dopo oltre vent'anni di fascismo nel '44 doveva ancora andare a pescare "sicari" pugliesi (perchè a bologna di "rossi" proprio non ce n'erano.....) per lanciare una misera molotov difettosa contro i tedeschi, divenne istantaneamente "bologna la rossa" e medaglia d'oro alla resistenza antifascista...... più o meno come dare il premio fedeltà coniugale a berlusconi e belen.........

Ed Enzo Biagi, a pochi mesi dall'ennesima arringa anti-ebraica e pro-campi di sterminio, divenne istantaneamente il "cronista della resistenza".... non prima però di aver fatto sparire i trenta denari dell'assegno di zio adolph......



Perchè sorprenderti allora adesso che, dopo il dodicesimo viaggio nelle zone terremotate, non hai trovato ancora alcuna traccia di quei terribili danni che costringerebbero 120-130.000 persone a stare ancora nelle tendopoli a distanza di mesi?