Risposta “multipla” per tutti gli interessati: nei test sui
sensori, i due parametri più importanti sono il “lanscape/dinamic range” e lo
“sport/lowLight ISO”.
Il primo, che in italiano tradurremmo in “gamma dinamica”,
potrebbe essere “descritto” come la gamma, l’intervallo di “diverse sfumature”
che il sensore in esame è in grado di rilevare/registrare (e trasmettere alla
CPU per l’elaborazione) tra il “bianco assoluto/puro” ed il “nero
assoluto/puro”, che sono ovviamente gli estremi di rilevamento.
Il secondo è più difficile da “tradurre in parole”, ma
probabilmente più “facile” da intuire: è stata stabilità una soglia di “rumore/disturbo”
conseguente all’esasperazione della sensibilità imposta dall’utente/fotografo
al sensore (gli “ISO”), il parametro in questione ci dice “a quanti ISO ci
arriva” il nostro sensore.
Ossia, i sensori meno performanti nei confronti della
“sensibilità”, ossia alle “basse luci/alti tempi di scatto”, raggiungono il
suddetto “punto critico” (oltre il quale la qualità della foto decade
rapidamente) a “pochi ISO” (intorno ai 200 per le “normali compatte”), i
migliori sensori full frame (tutti Nikon, ma spesso progettati per lei dalla
Sony, come quello della D800) lo raggiungono intorno ai 3000 ISO.